Edilizia sanitaria, Toscana ai vertici per l’impiego delle risorse statali

Ristrutturazioni e nuove costruzioni: la Toscana investe in modo deciso sull’edilizia sanitaria. Del programma di investimenti nazionale, quello noto agli addetti ai lavori come l’”articolo 20”, è la Regione Toscana, dopo le province autonome di Trento e Bolzano e il Veneto, ad aver programmato, con accordi già sottoscritti, la percentuale più alta delle risorse messe a disposizione. La tabella è stata pubblicata dal ministero e certifica, per la Toscana, il 72,4 per cento dei fondi pluriennali già programmati al 31 dicembre 2022. Si tratta di investimenti pari a un miliardo e 79 milioni di euro rispetto ad un miliardo e 490 milioni disponibili. Sotto la Toscana ci sono la Valle da Aosta (69,2 per cento), la Campania (67,28 per cento) e l’Emilia Romagna (66,27 per cento). Se si considerano le risorse impegnate, ovvero quelle per cui è stata completata la progettazione esecutivo e l’iter amministrativo, diventano 906 milioni (l’83,98 per cento delle risorse programmate), per 163 interventi ammessi dunque a finanziamento.

“Si tratta di investimenti importanti – spiega il presidente Eugenio Giani – che servono a rafforzare la sanità territoriale. Significa privilegiare il rapporto con le cittadine e i cittadini attraverso strutture efficienti e adeguate ai cambiamenti in un sistema sanitario sempre in evoluzione. Garantire strutture sanitarie pubbliche funzionali è interesse centrale di questa amministrazione.”

Sommato alla notizia di pochi giorni fa sul raggiungimento degli obiettivi previsti dal Pnrr sulla firma dei contratti per l’avvio dei lavori delle 77 case e 24 ospedali di comunità; per i 29 interventi di messa a norma antisismica dei nosocomi, attraverso i fondi del piano nazionale per gli investimenti complementari; all’apertura dei lavori per le 37 COT, emerge con evidenza l’intensità con cui la Regione sta portando avanti il rilancio del sistema sanitario partendo dall’ammodernamento delle strutture e dalla costruzione di nuove.

“Il lavoro che abbiamo fatto insieme ai tecnici della Regione, che vogliamo ringraziare insieme agli uffici tecnici e amministrativi delle Aziende sanitarie ed ospedaliere, sta dando i suoi frutti – commentano Giani e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini. L’edilizia è un aspetto centrale per lo sviluppo del Sistema sanitario pubblico, che passa anche dal miglioramento infrastrutturale. Anche le strutture devono adattarsi al cambiamento dei bisogni di salute e di cura delle persone”.

“Tutto questo – aggiunge Bezzini – sarebbe sicuramente più agevole se si arrivasse ad una semplificazione delle procedure burocratiche dell’edilizia sanitaria, per superare la rigidità degli adempimenti e velocizzare la realizzazione delle opere. Come Regione Toscana su questo tema abbiamo acceso i riflettori a livello nazionale, presentando una proposta che è stata fatta propria dalla Conferenza delle Regioni e poi portata all’attenzione del Governo e del Parlamento. Si tratta di una richiesta che segnerebbe una svolta importante negli investimenti in sanità”. ”Se il Governo non interferirà e non sorgeranno imprevisti dovuti all’instabilità del contesto – chiude l’assessore – saremo in grado di attivare oltre 150 cantieri”.

 

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