PISA – Un bilancio sull’uso dei fondi europei, sotto l’Arena del Gombo l’evento annuale Fse-Fser

Nella tensostruttura di fianco alla villa Del Gombo a San Rossore, la Toscana ha fatto il bilancio di sette anni alle spalle di programmazione europea di fondi Fesr e Fse e getta lo sguardo sui prossimi, quello che la porteranno fino al 2027.

La Toscana storicamente è tra le Regioni di testa in Italia per l’utilizzo dei fondi europei assegnati: in passato ha speso anche le risorse avanzate ad altri e che sono state rimesse in circol

Il Fondo sociale europeo (Fse) tradizionalmente si rivolge alle persone: aiuta a sostenere formazione, occupazione e inclusione. Il Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) si rivolge maggiormente alle imprese, per sostenerne crescita, innovazione e competitività. Su 746 milioni di Fondo sociale dei passati sette anni, il 47 per cento è stato speso in misure rivolte ai giovani. Più trasversali le azioni del Fondo europeo di sviluppo regionale: ma dei 57,96 milioni di microcredito destinato ad esempio alla creazione di nuove aziende, il 66,4 per cento è stato destinato a imprese giovanili

Sul palco dell’Arena si racconta l’andamento  nel dettaglio della gestione dei due fondi. Il Fesr, a fronte di una dotazione iniziale di 779 milioni, ha visto impegni per 839, pagamenti per 515,6 e una spesa pubblica certificata di 456,9 milioni.  Il target fissato dall’Unione europea per il 31 dicembre 2021 è 376,7 milioni, dunque già superato. Il Fse, su 746 milioni di euro messi a disposizione all’inizio della programmazione, conta impegni per 689,4 milioni e una spesa di 524,5 milioni. Numeri destinati ulteriormente a crescere. Finora sono stati finanziati 47.238 progetto per oltre 1 milione e 475 mila beneficiari: le donne che ne hanno usufruito sono il 54 per cento.

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