Rallye, il Team Rossi 4×4 è nuovamente pronto ad affrontare il deserto

Alla Casa dell’Energia, il team aretino ha presentato il Carta Rallye, la squadra, i mezzi e i futuri progetti

Il Team Rossi 4×4 è nuovamente pronto ad affrontare il deserto.

L’impegnativa gara Carta Rallye in Marocco è alle porte e, in vista della partenza, i riflettori sono stati puntati verso la Casa dell’Energia che è stata sede della presentazione ufficiale dei componenti della squadra, dei mezzi e dei futuri progetti, con un evento che ha riunito sponsor, istituzioni, associazioni e numerosi appassionati di automobilismo. L’occasione ha ribadito la volontà del Team Rossi 4×4 di condividere il proprio percorso sportivo con i cittadini e di rinnovare il proprio impegno di “ambasciatore” della città a livello internazionale, con il pilota Stefano Rossi che ha simbolicamente ricevuto la bandiera di Arezzo in dono dall’assessore allo sport Federico Scapecchi con la missione di esporla al traguardo della manifestazione marocchina. «Grazie a Stefano Rossi e a tutto il team Rossi 4×4 – ha commentato lo stesso Scapecchi, – per portare e per rappresentare ancora una volta la nostra città in questa straordinaria competizione che torna, così come tanti altri appuntamenti, dopo la pausa forzata a causa dell’emergenza sanitaria. Si tratta di un evento di sport estremamente importante e molto seguito, dietro al quale c’è un lavoro di squadra attento e puntuale svolto da veri professionisti. Seguiremo passo dopo passo il team, lo sosterremo in questa avventura e gli saremo simbolicamente al fianco con la bandiera della nostra città».

Team Rossi 4x4 Presentazione Casa dellEnergia 3 La presentazione, moderata dalla team manager Debora Testi, è stata aperta dai saluti delle istituzioni politiche e sportive presenti, entrando poi nel vivo con la presentazione ufficiale della nuova squadra che farà affidamento sulla consolidata collaborazione tra il pilota Stefano Rossi e il navigatore trevigiano Alberto Marcon, sulla conferma del capomeccanico Paolo Dalla Libera, e sui nuovi innesti dei meccanici Mattia Daltin e Sari Targa. Questo team condividerà le fatiche, le emozioni e le soddisfazioni della settima edizione del Carta Rallye che si svilupperà interamente in Marocco con partenza domenica 12 marzo da Guelmin e arrivo sabato 18 marzo a Merzouga, dopo un tragitto di sette tappe e 2.500 chilometri tra le dune e le pietre del deserto. Il Team Rossi 4×4 ha scelto di partecipare a questa impegnativa manifestazione all’indomani dell’annullamento della Africa Eco Race con l’obiettivo di tornare a gareggiare dopo tre anni di stop per l’emergenza sanitaria e, soprattutto, di testare il nuovo progetto del motore con alimentazione ibrida combinata con l’idrogeno di cui è stato dotato il Nissan Patrol GR 4.8. Questo mezzo, già guidato da Rossi in tre edizioni della Africa Eco Race, farà affidamento su un dispositivo ideato dalla HydroMaverich in grado di autoprodurre idrogeno da immettere nel sistema di alimentazione con la finalità di migliorare la combustione, le prestazioni e i consumi di carburante, attraverso la produzione di energia alternativa che garantirà una drastica riduzione delle emissioni nocive in atmosfera. La presentazione ha trovato poi il proprio cuore all’esterno della Casa dell’Energia quando sono stati tolti i due grandi teli neri che coprivano i mezzi del Team Rossi 4×4, andando a rivelare le nuove livree del Nissan Patrol GR 4.8 e dell’Iveco Eurocargo 4×4 di assistenza. «Un particolare ringraziamento va al mio team – ha spiegato Stefano Rossi nel corso della presentazione, – con cui condividiamo queste esperienze e con cui costituiamo una vera e propria famiglia che si è mantenuta unita nonostante i tre anni senza gare. Ringraziamo gli sponsor che hanno confermato il sostegno ai nostri progetti e ringraziamo anche il Comune di Arezzo, gli enti, le associazioni e i tanti appassionati che ci sostengono e che avremo la responsabilità di rappresentare in questo rally raid di spessore internazionale dove avremo l’occasione di tornare a vivere le emozioni, l’adrenalina e le sfide del deserto. Il tutto, portando anche un messaggio di ecosostenibilità espresso da un mezzo che permetterà la produzione di energia pulita e la riduzione di inquinamento».

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