Moda, Filpucci apre il suo archivio: 50 anni di collezioni e progetti raccolti in un unico spazio

Un'iniziativa per conoscere la storia creativa dell’azienda e delle numerose collaborazioni con i designer di tutto il mondo

n percorso creativo e produttivo straordinario, che ha attraversato anni e stili diversi: tutto questo è raccontato nel nuovo archivio creato da Filpucci all’interno della propria sede. Uno spazio a disposizione di designer e clienti per entrare in contatto con le varie forme del filato creato da Filpucci.

L’archivio ospita le collezioni di filati degli ultimi 30 anni, frutto di un’attenta ricerca che è sempre andata in due direzioni: interpretare e anticipare le tendenze della moda e allo stesso tempo migliorare la performance del filato e delle sue interpretazioni. Colori, texture e finezze raccontano la moda degli ultimi decenni, con filati rimasti sul mercato per anni e che hanno segnato un’epoca, accanto a filati e creazioni che hanno attraversato come meteore il settore della maglieria.

All’interno dell’archivio sono finalmente accessibili parte dei modelli per la maglieria fai da te, che tra gli anni Ottanta e Novanta sono stati realizzati con la collaborazione dei più importanti designer del mondo: Gianni Versace, Enrico Coveri, Yohji Yamamoto, Jill Sander, Luciano Soprani.

“Ci siamo impegnati per rendere accessibile il nostro archivio, perché crediamo che possa essere di ispirazione- commenta Federico Gualtieri, presidente di Filpucci – La creatività nasce sempre dalla condivisione, Filpucci è sempre stata aperta alle collaborazioni. Le nostre collezioni raccolte nell’archivio raccontano anche la storia della moda e siamo orgogliosi di averle rese disponibili”.

Prima dell’arrivo di Filpucci, i filati per aguglieria erano anonimi: Filpucci applicò la sua esperienza industriale a questo settore e, grazie alla collaborazione con gli stilisti dell’epoca, riuscì a rendere la moda accessibile a tutti, creando nuove tendenze anche per il knitting. Un’attività innovativa, che l’azienda porta avanti ancora oggi con successo, ma che negli anni ’80 è stata rivoluzionaria.

I filati Filpucci sono stati utilizzati in migliaia di creazioni diverse. All’interno dell’archivio sono presenti maglie, scarpe, accessori, realizzati con filati, sia dal team creativo interno che da designer esterni. Questa parte dell’archivio, dedicata al prodotto finito, si arricchisce di una straordinaria sezione dedicata ai punti maglia, che rappresentano il fiore all’occhiello della ricerca creativa di Filpucci. Interpretare i filati in modo innovativo è di grande ispirazione per clienti e designer.

L’archivio Filpucci è visitabile su appuntamento. È anche uno spazio di lavoro, con tavoli attrezzati; il materiale è organizzato per rendere accessibile la consultazione.

Il lavoro a maglia è l’unica disciplina in cui il creatore è interamente padrone del progetto dall’inizio alla fine, creando i propri punti, forme e finiture; quindi si può dire che il lavoro a maglia è probabilmente la più creativa di tutte le discipline del design. Il deisgner ha l’enorme responsabilità di portare in primo piano il materiale, l’aspetto, la costruzione, l’atmosfera e la finitura giusti. La collezione di Filpucci ha saputo interpretare questo processo,  con creazioni ispirate alla cultura contemporanea: solide e futuriste negli anni ’60, colorate e estrose negli anni ’70, oltraggiose ed eccentriche negli edonistici anni ’80, minimali e performanti nei consapevoli anni ’90, caotiche e minimali dall’inizio di questo secolo. Prende forma il racconto di cultura ibrida del vintage che reinterpreta gli stili, oppure prende spunto dal lusso minimal e sostenibile fino ad arrivare alle espressioni stravaganti in scintillanti metallizzate. Un percorso creativo che l’archivio Filpucci racconta il tutta la sua ricchezza.

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