Gioco legale, oltre 2 mila controlli tra Umbria e Toscana

Un’azione sempre più mirata, diffusa e incisiva su tutto il territorio italiano. Il contrasto del gioco illegale e della filiera del gioco nero continua a impegnare i tecnici dell’ADM, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato, in collaborazione con la Guardia di Finanza.

Come si legge su Casino Sicuro, nel 2022 sono stati controllati oltre 22 mila esercizi, pari al 22% di quelli regolarmente censiti da ADM. Una crescita nei controlli condotti dall’ADM incredibile e soprattutto evidente, se si pensa che nel 2020 i contri furono all’incirca 14 mila mentre nel 2021 non si andò oltre i 18 mila. La crescita degli ultimi anni, quindi, è stata del 31,57%, con un aumento anche per quanto riguarda le violazioni amministrative, +3,75%, egli atti di accertamento, +3,17%. In calo invece i controlli fiscali, che registrano un segno meno del 34% dal 2021, con un accertamento di 448 milioni di euro. Tendenza decrescente anche per le sanzioni irrogate, che calano di 12 punti percentuali rispetto al 2021.

Ma se questi sono i dati nazionali, proviamo a capire qual è la situazione nella nostra regione. A dircelo è il bilancio 2023 della Divisione per la Toscana, l’Umbria e l’Abruzzo appartenente all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato. Nel nostro territorio e in quello umbro sono state effettuate diverse operazioni di controllo, sia esclusivamente a cura di ADM sia in collaborazione con le altre forze di polizia, con l’obiettivo di verificare il rispetto della normativa riguardante il settore dei giochi d’azzardo. Durante queste attività, sono stati esaminati più di 2 mila esercizi, tra cui 1.279 locali con apparecchi da intrattenimento, 252 punti scommesse, 15 sale bingo, 506 punti vendita del Lotto e 196 che offrivano Enalotto. Sono precisamente 246 le violazioni riscontrate e, a seguito degli accertamenti, oltre 237 mila euro di sanzioni amministrative emesse.

Una battaglia a tutto campo, insomma, che negli ultimi anni è combattuta anche grazie al CoPReGI, ovvero il Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori. Si tratta di un organo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, protagonista nel 2023 di qualcosa come 27 mila controlli e 12 mila iniziative specifiche contro il gioco minorile. Entrando più nello specifico, basandoci sempre sui dati diffusi da Casino Sicuro, solo alla fine dello scorso anno, tra fine novembre e inizio dicembre, sono stati effettuati 580 controlli in 23 province e sono stati rilevati 15 punti non autorizzati di raccolta scommesse, 88 apparecchi AWP irregolari sottoposti a sequestro e 21 totem per la connessione a siti di gioco irregolari. L’esito di queste iniziative è stato di 173 sanzioni e oltre 12 milioni e 178 mila euro di multa.

Ma quali sono le regioni più colpite da questo tipo di illecito? Stando alle statistiche di ADM, la regione co con più illeciti è il Lazio, con 899 violazioni, davanti a Lombardia (640) e Calabria (474). Attenzione però anche alla Sicilia, che presenta 90 violazioni amministrative non direttamente legate ad ADM. Numeri che spiegano bene la portata del fenomeno del gioco illegale. Una battaglia a tutto campo, in cui si giocherà il futuro del gambling italiano.

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