FIRENZE – Morto per overdose trovato alla stazione

FIRENZE – Un uomo di circa 30 anni è stato trovato deceduto al piano degli “abbonati” del parcheggio sotterraneo della stazione di Firenze Santa Maria Novella. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo sarebbe morto a causa di un’overdose e sarebbe stato rinvenuto da una signora intorno alle 13.10, nascosto dietro a una macchina nel settore 2 A del parcheggio interrato della stazione. Il parcheggio, gestito dalla Fipark, è dotato di circa 700 telecamere, che però sono visionate da soltanto due persone e dalle ore 20 rimane senza sorveglianza, mentre di giorno c’è soltanto una guardia giurata.

Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, il cane della signora avrebbe fiutato qualcosa, andando a scoprire il corpo della vittima distesa tra la parte anteriore di una vettura ed il muro. Nel braccio avrebbe avuto ancora la siringa infilata, tanto da avvalorare immediatamente l’ipotesi di una morte per overdose. Ancora non nota l’identità dell’uomo, anche se la sim del cellulare in possesso della vittima è intestata a un fiorentino con precedenti per droga. Sul posto sono intervenute le pattuglie della Polizia Ferroviaria, della Questura di Firenze e della Polizia Scientifica, oltre all’ambulanza della Misericordia di Firenze.

FIRENZE PIÙ SICURA – «A Firenze l’emergenza droga è arrivata a dei livelli inaccettabili». È il commento del portavoce del Comitato Firenze Più Sicura, Giovandomenico Guadagno, a seguito del decesso per overdose all’interno del parcheggio di Santa Maria Novella. «Questo nuovo fatto di cronaca – continua Guadagno –  rappresenta solo l’ultimo di una serie di tristi episodi che hanno colpito la nostra città, in particolare il centro storico.

Infatti, ricordando solo alcuni fatti accaduti negli ultimi mesi, a dicembre è stato rinvenuto un cadavere in una struttura occupata di via Giano della Bella, mentre a inizio anno un 50enne è stato trovato in stato di overdose nei bagni pubblici di via Filippina, a pochi metri da Piazza della Signoria, bagni che erano stati protagonisti di una morte pochi mesi prima. Altri episodi si sono verificati in quasi tutte le zone di Firenze, da Campo di Marte all’Isolotto.

E infine come non ricordare il ritrovamento di un cadavere nel bagno della facoltà di Lettere e Filosofia in piazza Brunelleschi. Tutti avvenimenti che rappresentano un forte campanello d’allarme e che non possono essere ignorati. Chiediamo alle Istituzioni, in primis Comune di Firenze e ASL, di affrontare con forza quella che è una vera e propria emergenza droghe nella nostra città. Infatti dietro una facciata di belle parole e di buoni propositi c’è una Firenze reale che soffre ed è spesso lasciata sola nei momenti più drammatici».

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