FIRENZE – Dicomano, Londa e San Godenzo rischiano di restare (ancora) senza un medico di famiglia, sindaci preoccupati

Tre sostituti in meno di un anno, imminente il trasferimento dell'ultimo. E manca anche il pediatra

I cittadini di Dicomano, Londa e San Godenzo rischiano di restare – nuovamente – senza un medico di famiglia e pediatra. A lanciare l’allarme sono i sindaci dei tre Comuni – Stefano Passiatore, Tommaso Cuoretti ed Emanuele Piani – che hanno scritto una lettera congiunta alla Direzione dell’Azienda Usl Toscana Centro.

I medici di medicina generale nel territorio sono 5. Dal 1 giugno il terzo sostituto del medico di famiglia che nell’agosto del 2020 è andato in pensione, prenderà servizio in altro comune, col rischio che il posto resti scoperto. E nemmeno per la sostituzione della pediatra è stata individuata una soluzione definitiva.
Il pensionamento del medico di famiglia, di lunga data, nel distretto di Dicomano “ha determinato per i suoi assistiti una situazione di disorientamento e di difficoltà che e questi Comuni hanno cercato fin da subito di intercettare attivando un confronto con l’ASL, con la Società della Salute e con i cittadini stessi che hanno appreso del collocamento a riposo del medico solo pochi giorni prima, se non addirittura qualche giorno dopo”.
I tre sindaci sono fortemente preoccupati: “I nostri cittadini hanno dovuto cambiare in meno di un anno ben quattro medici – affermano i sindaci Passiatore, Cuoretti e Piani -, e ribadendo il valore della medicina del territorio e la necessità del suo potenziamento, evidenziamo – continuano – come il trasferimento dell’attuale medico il prossimo 1° giugno, in attesa della formazione delle graduatorie del bando che avverranno presumibilmente non prima di luglio, lascerebbe privi di assistenza sanitaria i suoi assistiti a meno che gli stessi non procedano ad un ulteriore e provvisorio cambio del medico”.
Neppure la pediatra di Dicomano, con pazienti anche a Londa e San Godenzo, al momento è stata sostituita stabilmente. E nel frattempo anche un progetto di sostegno pediatrico con l’ospedale Meyer si è concluso.
All’Azienda sanitaria i tre sindaci chiedono che la situazione venga al più presto risolta: “Pur riconoscendo l’estrema delicatezza e complessità del tema, il costante impegno di Asl e Società della Salute , riteniamo – affermano i sindaci Passiatore, Cuoretti e Piani – non più differibile una definitiva soluzione alla questione medico di famiglia e pediatra che restituisca agli adulti e ai bambini dei nostri comuni la possibilità di ricostruire uno stabile rapporto di fiducia e di cura con il proprio medico. Siamo particolarmente preoccupati – concludono – per l’ipotesi, assolutamente temporanea, di aumentare il massimale ai medici presenti, fino a 1800 assistiti. Ciò significherebbe compromettere la qualità del rapporto medico-paziente”.

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