EMPOLI – Brenda Barnini al Comitato Internazionale di Mauthausen

"La storia non sia contemplazione del passato ma costruzione del futuro"

Al Museo del Vetro riuniti delegati da mezza Europa come presidio morale dopo lo sterminio nazista. Una cerimonia anche al monumento della ex Vetreria Taddei.

«Avete e abbiamo una grande responsabilità quello di costruire un continente basato sulla pace, sul rispetto e sull’abbattimento dei muri». È uno dei messaggi che il sindaco di Empoli Brenda Barnini ha portato durante l’intervento di saluto istituzionale al Comitato Internazionale di Mauthausen, organismo che rappresenta tutte le associazioni e le Nazioni che hanno avuto vittime e deportati in quel campo, riunitosi sabato 19 ottobre, al Museo del Vetro di Empoli.

La mattinata è iniziata con una breve cerimonia di commemorazione al monumento della ex Vetreria Taddei, simbolo della deportazione avvenuta l’8 marzo del ’44 di 55 empolesi verso i campi di sterminio, in particolare proprio Mauthausen. Era presente il presidente del Consiglio Comunale Alessio Mantellassi, con delega alla cultura della memoria. Coordinano i lavori il presidente nazionale dell’Aned Dario Venegoni, l’Aned Empoli col presidente Alberto Michelucci ha organizzato l’incontro internazionale.

Il Comitato Internazionale di Mauthausen, presieduto dal lussemburghese Guy Dockendorf, rappresenta gli ex deportati e ha al proprio interno delegazioni di 23 nazionalità diverse: Albania, Austria, Belgio, Bielorussia, Bulgaria, Francia, Germania, Grecia, Israele, Italia, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Stati Uniti d’America, Spagna, Ucraina, Ungheria.

Il comitato si riunisce 2 volte l’anno: la prima volta, alle porte dell’estate, direttamente a Mauthausen, e la seconda, a rotazione, nei vari paesi membri. Il comitato ha il compito di tutelare il campo e di svolgere “presidio morale”.

«Avevo 13 anni quando ho partecipato al primo Viaggio della Memoria organizzato dal Comune di Empoli – ha raccontato il sindaco Brenda Barnini ai delegati -. Ho visitato proprio Mauthausen. Fu in quel viaggio che per la prima volta mi resi conto dell’importanza dell’impegno civile e politico. Per questo qui a Empoli crediamo che l’insegnamento della storia per gli studenti non debba essere contemplazione del passato ma costruzione del futuro. La vostra presenza ci aiuterà a rafforzare questo messaggio. Empoli capitale morale dell’antifascismo in Toscana e medaglia d’oro al valore civile per la Resistenza vuol essere punto di riferimento anche a livello internazionale».

All’ordine del giorno della riunione, in particolare, il progetto di chiedere al Consiglio d’Europa il riconoscimento dell’esistenza di un itinerario culturale europeo che ricalca i percorsi fatti dai deportati di tutta Europa per raggiungere il Lager. Questo itinerario, assai articolato, che interessa ampi territori dalla Russia alla Francia, dalla Scandinavia all’Italia e alla Grecia, ha un nome: Via Memoria Mauthausen.
Domani mattina è prevista la trasferta a Firenze, in località Gavinana, per la visita al Memoriale in onore degli italiani assassinati nei campi nazisti.

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