AREZZO – Le Acli aretine in cammino per la Festa della Repubblica

Mercoledì 2 giugno, alle 9.30, è in programma una passeggiata per lanciare un messaggio di ripartenza

Una camminata sulle colline di Ruscello per la Festa della Repubblica. Le Acli di Arezzo, in collaborazione con la Federazione Anziani e Pensionati delle Acli, tornano a proporre un’occasione di ritrovo e di aggregazione che coinvolgerà gli associati dei circoli di tutta la provincia per lanciare un messaggio di ripartenza dopo il lungo stop per l’emergenza sanitaria.

L’appuntamento è fissato per mercoledì 2 giugno con ritrovo alle 9.30 alla chiesa di Ruscello da dove prenderà il via una leggera passeggiata di pochi chilometri nelle campagne che circondano il piccolo paese alle porte di Arezzo, con un percorso adatto a persone di tutte le età per permettere di vivere un momento intergenerazionale per l’intera famiglia: dai bambini agli anziani. Nel corso della mattinata sarà offerta dalla Fap-Acli una colazione con prodotti locali e sarà condivisa una riflessione sui valori della Festa della Repubblica al circolo di Ruscello guidato da Angiolo Chini, poi il coronamento dell’evento sarà previsto alle 12.00 con la Santa Messa celebrata da don Aldo Celli (accompagnatore spirituale delle Acli di Arezzo).

La camminata e gli altri momenti sono a partecipazione gratuita e si svolgeranno nel rispetto delle misure per la prevenzione del contagio da Covid19. «Il mettersi in movimento per questa passeggiata – commenta Luigi Scatizzi, presidente provinciale delle Acli di Arezzo, – vuole simbolicamente rappresentare un messaggio di ripartenza delle nostre attività e dei nostri circoli, dopo le limitazioni e le restrizioni che hanno caratterizzato gli ultimi mesi. Le famiglie e le comunità sono il perno del nostro Paese e, dunque, celebriamo questa Festa della Repubblica con un momento di ritrovo aperto a tutti, come un’occasione per coltivare l’unità e per vivere momenti di condivisione. L’emergenza sanitaria ha evidenziato profonde lacerazioni nel tessuto istituzionale e sociale italiano, denotando l’urgenza di ritrovare un’etica orientata a collaborazione, solidarietà e sussidiarietà che sono necessari per una reale ripresa».

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