LAVORO – Testi Cementi, siglato protocollo per favorire nuove iniziative d’impresa

Riqualificare l’area di Testi Cementi a Greve in Chianti e collaborare per l’eventuale riconversione industriale del sito produttivo del gruppo Buzzi Unicem spa.

E’ l’obiettivo del protocollo d’intesa sottoscritto tra Regione, Comuni di Greve e di San Casciano e la società Buzzi Unicem Spa. Ieri i in sala Pegaso alla presentazione e alla firma sono intervenuti il presidente Eugenio Giani, accompagnato dal capo di gabinetto Paolo Tedeschi e dal consigliere per il lavoro e le crisi aziendali Valerio Fabiani, e i sindaci di Greve in Chianti, Paolo Sottani e di San Casciano Val di Pesa, Roberto Ciappi. Al tavolo, in rappresentanza di Buzzi Unicem, Emanuela Guccione (direttore comunicazione), Emanuele Di Stefano (direttore attività industriali) ed Edoardo Sirchia (direzione risorse umane, responsabile relazioni industriali).

“Ci troviamo a vivere vertenze drammatiche in Toscana – ha detto nel suo intervento il presidente Giani -, mi riferisco in particolare alla Gkn, ma non soltanto. In questo caso invece, dopo un inizio difficile, con la proprietà decisa a chiudere gli impianti, abbiamo ricevuto dalla stessa massima disponibilità e partecipazione per siglare, insieme a organizzazioni sindacali e Comuni interessati, un protocollo d’intesa per la riconversione industriale del sito. Assecondando così un processo di economia circolare e di trasformazione ecologica che permetterà ad altri soggetti, dopo la realizzazione di uno studio di fattibilità, di aprire nuove attività e garantire occupazione e nuove prospettive di lavoro. Una strada che deve servire da esempio per la risoluzione di crisi aziendali in Toscana”.

La Buzzi è una delle principali aziende italiane che si occupa di materiali per il settore edilizio. Un Gruppo che opera in 14 paesi impiegando circa 10 mila persone. In Italia possiede 13 stabilimenti, 1500 i dipendenti. Il sito industriale Testi Cementi a Greve in Chianti, rileva il protocollo, è una realtà di rilevanza strategica regionale e nazionale “anche in considerazione della tutela occupazionale e delle possibili interconnessioni con il sistema economico locale”. L’accordo tra istituzioni e azienda guarda, attraverso l’avvio di uno studio di fattibilità che le parti convengono di affidare alle competenze tecnico-scientifiche del Consorzio Re-cord, alla realizzazione di un polo regionale “nella direzione della bioeconomia e dell’economia  circolare e finalizzato alla progettazione e alla transizione industriale per la riqualificazione ambientale dell’intera area”.

Gli impegni della Regione
La Regione si impegna ad accompagnare il processo di riconversione “ad impieghi coerenti con le vocazione del territorio”. Un Comitato di indirizzo presso la presidenza coordinerà le azioni per assicurare la collaborazione di altri enti pubblici e delle parti sociali (organizzazioni sindacali, associazioni di categoria etc). A tutela dei livelli occupazionali dell’area, la Regione s’impegna a favorire e sostenere il processo di riqualificazione personale e delle competenze della manodopera impiegata presso Testi e a favorire la collaborazione dell’azienda con altri eventuali soggetti interessati alla riconversione industriale e alla riqualificazione ambientale. Inoltre, la Regione informerà l’azienda, e altri eventualmente interessati, sulle eventuali opportunità e gli strumenti regionali, nazionali ed europei di sostegno alle imprese e ai processi di riconversione.

Gli impegni dell’azienda
L’azienda s’impegna a sostenere fattivamente l’analisi preliminare del sito e della situazione territoriale esistente per la successiva azione di ‘scouting’ per individuare filiere e processi che si possano integrare nell’area di Testi e più in generale nel tessuto economico, sociale e ambientale nell’ambito territoriale. L’azienda s’impegna a studiare, con il contributo delle parti dell’accordo, ipotesi di riqualificazione e reindirizzo dell’area verso nuove iniziative d’impresa in particolare nell’ambito della bioeconomia e dell’economia circolare, “settori trainanti della futura transizione ecologica e ricompresi tra le priorità strategiche del Pnrr”.

Gli impegni dei Comuni
Si impegneranno a favorire e facilitare attività di confronto e “condivisione costruttiva” con gli attori economici del Chianti fiorentino e senese, anche per individuare possibili partnership sia industriali che commerciali riferite ai processi che potrebbero essere inseriti nell’area.

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