Rigassificatore di Piombino, Giani firma l’autorizzazione
Il presidente della Regione Eugenio Giani, in veste di commissario straordinario del Governo, ha firmato stamani l’ autorizzazione all’installazione del rigassificatore che resterà nel porto di Piombino tre anni.
“Snam – ha detto Giani – potrà posizionare la nave nel porto di Piombino e precisamente nella Darsena nord, nella banchina est lunga 300 metri. La nave è lunga 297 metri e larga 40, la banchina si presta quindi per assoluta puntualità di misure, con un pescaggio di 20 metri, al posizionamento della nave, mettendola quindi in condizione di trasportare il gas e poi di immetterlo nel gasdotto”. Da qui ad aprile, quando si prevede il pieno funzionamento dell’immissione del gas nel gasdotto nazionale, verranno fatti i lavori di adeguamento.
“La portata di gas – ha sottolineato ancora il presidente – sarà di 5 miliardi di metri cubi, una portata importante rispetto ai 29 miliardi che in questo momento offre il gasdotto che viene della Russia. La Toscana quando a metà aprile sarà in funzione la nave potrà dire di consentire col suo contributo, 10 miliardi di metri cubi di gas, a più di un terzo di quello che era il gas russo”.
Giani ha precisato di disporre l’autorizzazione a Snam tenendo conto delle prescrizioni che i vari enti hanno indicato partecipando alla conferenza dei servizi e di dare conto dell’intesa, come commissario, raggiunta con la Regione Toscana che è la delibera di Giunta approvata ieri dove si prospetta il memorandum Piombino. “L’iter, lo ricordiamo, è iniziato con la presentazione del progetto di Snam – ha detto Giani – e proseguito fino alla chiusura della conferenza dei servizi. Da domani Snam può procedere a installare le opere propedeutiche all’arrivo della nave di rigassificazione nella banchina del porto di Piombino, perché possa poggiare stabilmente e per arrivare alla rete nazionale del gas”.
Il presidente ha voluto anche ribadire l’interesse pubblico che tutto questo significa: “Per 60 milioni di italiani vuol dire l’abbassamento delle bollette, la possibilità di offrire un servizio, la possibilità di dire che il gas è qualcosa che si può avere in Italia con più facilità, senza dipendere dalla Russia. Il mio principale motivo nello svolgere questa funzione è il servizio a 60 milioni di italiani e, questa mattina, sono soddisfatto, perché sento che a 60 milioni di italiani che soffrono per l’aumento delle bollette, alle imprese che rischiano la chiusura, noi abbiamo fatto un servizio positivo”.