PISA – Il PD risponde al M5S

Rispondiamo al Movimento 5 Stelle di Pisa (http://www.pisa5stelle.it/). Una premessa è però doverosa: non possiamo credere che la imminente campagna elettorale sarà tutta giocata sul terreno delle offese e delle grida, con parole pesanti e al limite della querela.

Ci aspettiamo che prima o poi anche dal M5S di Pisa arrivino proposte concrete e non solo ricostruzioni false tendenti a accreditare l´immagine di una amministrazione opaca e non trasparente. Vorremmo poterci confrontare sulle prospettive di questa città e sul suo futuro.

Per quanto ci riguarda continueremo a presentare ai cittadini non solo i risultati positivi di questi cinque anni di governo, ma anche e soprattutto idee nuove a favore delle famiglie, del lavoro, dei giovani, con progetti per la cultura, per lo sviluppo sostenibile, per i servizi ai cittadini, per il decoro della città.

Nel merito di quanto affermato nell´ultimo comunicato verrebbe da dire che più che ad un re “nudo” siamo di fronte ad un comune ed un sindaco “trasparente”. Non esiste infatti comune che come quello di Pisa mette a disposizione dei cittadini atti e documenti: tutto è visibile e totalmente accessibile. Evidentemente chi avesse da nascondere qualcosa non si comporterebbe così…

1. Partiamo dalla questione Porto. E´ falso quanto afferma M5S: “Il primo cittadino uscente può decidere che chi compra i terreni per costruire il porto di marina, non li paghi”. I terreni di proprietà del Comune non sono quelli dove sta sorgendo il porto, ma quelli limitrofi dove dovranno essere costruiti residenze e servizi. Quando la società Boccadarno vorrà costruire, dovrà comprare i terreni. Se non comprerà i terreni, non potrà costruire. Semplice e lineare. Ogni informazione può essere trovata in modo trasparente qui: http://www.comune.pisa.it/urbanistica/doc/delibere/delibere-anno-2006.htm.

2. Ikea. Anche sulla vicenda di via di Mezzanina l´amministrazione comunale ha operato esclusivamente perseguendo l´interesse pubblico, nel rispetto della legge e nella massima trasparenza. A questo link può essere trovato tutto il materiale utile: http://www.comune.pisa.it/urbanistica/doc/variante-scheda-norma-26_1/variante-scheda-norma-26_1.htm. Si segnala in particolare la memoria predisposta dal Sindaco Filippeschi che ricostruisce in modo preciso ogni passaggio: http://www.comune.pisa.it/urbanistica/pdf/variante-scheda-norma-26_1/insediamento-lettera-Filippeschi.pdf. Se ne consiglia la lettura perché crediamo che prima di esprimere giudizi e fare affermazioni non vere sia necessario informarsi correttamente. La decisione in ordine alla vendita e la relativa stima risalgono al 2006. Precisiamo solo una cosa che dimostra quanto il M5S non conosca la città, visto che confonde la Navicelli SpA (società pubblica che ha competenze rispetto alla gestione del canale dei Navicelli e della quale nessun vicesindaco del Pd è amministratore delegato) con la Sviluppo Navicelli SpA, società privata proprietaria delle aree dove stanno sorgendo i cantieri navali e Ikea.

3. Passiamo alla vicenda dei lavoratori precari. Anche in questo caso la vicenda è stata gestita con trasparenza dal Comune. Si tratta come il M5S pensiamo sappia bene, dei collaboratori esterni dei gruppi consiliari fino all´anno 2008 (quindi prima dell´entrata in carica dell´attuale amministrazione e dell´attuale sindaco). Tali lavoratori si erano rivolti al Tar chiedendo l´assunzione a tempo indeterminato affermando che il tipo di lavoro che svolgevano avrebbe dovuto portare a questa conclusione. Il Tar ha dato loro torto su questo punto. Si sono poi rivolti al Giudice del lavoro chiedendo la corresponsione della differenza tra quanto percepito nel periodo in cui erano stati assunti con contratto co.co.co. e quanto sarebbe loro spettato se fossero stati dipendenti a tempo determinato del Comune. E il Giudice del lavoro su questo ha dato loro ragione. Il Comune ha su questo punto fatto appello. Le modalità di collaborazione, vista la natura dell´impiego, erano stabilite ovviamente da tutto il consiglio comunale. Imputare al sindaco (attuale o precedente) questa vicenda appare pretestuoso e oggettivamente improprio visto che non si tratta di materia di competenza del sindaco. Ma si sa, il compito dei 5 Stelle non è far emergere la verità delle cose, ma solo di alimentare la polemica politica.

4. Altro punto: la vicenda del “Documento sulla valutazione del rischio” riguardante la Polizia Municipale. La multa evidentemente è stata emessa nei confronti del Sindaco in quanto rappresentante legale e datore di lavoro. Ma questo sfugge ai 5 Stelle che non sanno distinguere responsabilità politiche e responsabilità formali. A noi bastano le parole del Direttore dell´Azienda Usl di Pisa Rocco Damone “si tratta di aspetti puramente formali, prontamente risolti dall´amministrazione. La sicurezza dei dipendenti pubblici è sempre risultata efficacemente tutelata”.

5. Sulla vicenda della “multa per eccesso di velocità” ci pare che il sindaco abbia risposto con precisione e trasparenza, assumendosi anche responsabilità non sue. Citiamo la sua risposta: “Ho ricostruito che si tratta di una multa per eccesso di velocità, che può capitare, con l´affanno del lavoro di un amministratore che si impegna, come è giusto che faccia. Nel caso specifico non mi sono sentito di responsabilizzare l´autista. Ora che so come è andata, però, per togliere ogni dubbio a chiunque l´abbia, verserò di mio 350 euro al Comune sul conto corrente, pur non essendo dovuti”.

6. Rispetto al resoconto di mandato, riteniamo che ci sia un dovere da parte del Comune di far conoscere ai cittadini quanto è stato realizzato e quali sono i problemi aperti. Anche per chi si candida alla guida della città crediamo sia doveroso sapere da che punto si parte (si può leggere la versione integrale alla pagina http://www.comune.pisa.it/it/default/2205/Programma-di-Mandato.html). Oppure il M5S vuole fare come a Parma? Lì hanno fatto finta di non sapere come stavano le cose (cioè che il comune era sull´orlo del fallimento – mentre a Pisa, si sa il bilancio è tra i più sani d´Italia) per poi far ricadere sui cittadini scelte pesantissime come quelle appena fatte. Hanno cioè aumentato del 20% (ventipercento!!!) le tasse locali. Mentre a Pisa l´addizionale Irpef per fare un esempio è stata trovata 5 anni fa allo 0,2% ed è stata lasciata allo 0,2%.

Infine la questione del finanziamento della politica. Come il M5S sa bene, non esistono rimborsi elettorali per le elezioni comunali. Il PD di Pisa si finanzia con il contributo volontario dei propri iscritti (con il tesseramento), dei propri elettori (con le primarie) e di tutti i cittadini (con i loro contributi volontari e con la loro partecipazione alle 40 feste democratiche che organizziamo ogni anno in provincia di Pisa).

fonte: Partito Democratico di Pisa

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