Pa e Terzo settore, Sussidiario nuovo strumento per la coprogettazione

Nasce un nuovo strumento per rendere concreta ed efficace in Toscana la pratica dell’amministrazione condivisa, che vede Enti pubblici e Terzo settore condividere responsabilità per programmare, progettare e agire congiuntamente a favore delle loro comunità. Si tratta del Sussidiario e di una piattaforma web di lavoro e confronto (https://amministrazionecondivisatoscana.it/) che consentirà ai soggetti interessati di tenersi reciprocamente informati su attività, iniziative, raccolta di buone pratiche e aggiornamenti normativi.

Il Sussidiario è frutto del Protocollo d’intesa sottoscritto nel 2022 da Regione Toscana, Anci Toscana, Cesvot e Forum del Terzo settore della Toscana, che impegna i partecipanti, ciascuno per il proprio ruolo e con le proprie specificità, a collaborare per «promuovere la cultura e la pratica dell’amministrazione condivisa tra Enti Pubblici e Enti del Terzo Settore per realizzare azioni civiche e solidaristiche di interesse generale legate alle comunità e ai territori toscani».

In concreto, l’obiettivo è quello di mettere al centro delle attività i diritti dei cittadini, i loro bisogni, le loro aspirazioni, con azioni di co-programmazione e co-progettazione che permettono di offrire servizi migliori e risparmiare risorse. Una sorta di rivoluzione anche culturale, con i soggetti interessati che non sono più controparti, con l’una che domanda servizi e l’altra che li offre, l’una che definisce cosa fare e l’altra che lo esegue; ma alleati per realizzare insieme una finalità comune. Tutto questo in coerenza con la riforma del Terzo settore e la legge regionale 65/2030, che definiscono un nuovo quadro di norme stabilmente rivolte a promuovere gli Enti del Terzo Settore e la collaborazione con la pubblica amministrazione.

Il Sussidiario nasce proprio per accompagnare l’applicazione degli istituti della co-programmazione e co-progettazione e contribuire così alla trasformazione degli orientamenti legislativi in prassi di lavoro consolidate.

“Il codice del terzo settore e la nostra legge regionale del 2020 – ha detto Serena Spinelli, assessora al sociale della Regione Toscana – hanno aperto la strada a una nuova modalità nei rapporti tra la pubblica amministrazione e il terzo settore. Gli strumenti dell’amministrazione condivisa permettono di uscire da una logica in cui i servizi vengono soltanto appaltati e affidati al terzo settore, per entrare in una prospettiva dove sono programmati e progettati insieme. Questa sinergia rappresenta una grande opportunità, per realizzare progetti e servizi migliori, più innovativi e più vicini ai bisogni espressi dai territori e, mantenendo comunque il ruolo di programmazione e controllo del soggetto pubblico, valorizzare al meglio le sensibilità e le competenze del terzo settore, che per la Toscana rappresentano un patrimonio di inestimabile valore. Con il Sussidiario, elaborato insieme a Anci Toscana, Cesvot e Forum del Terzo settore, abbiamo quindi deciso di mettere a disposizione di tutti i soggetti interessati uno strumento, aperto a nuovi contributi ed evoluzioni, che possa fare da guida pratica all’utilizzo di questi strumenti, ancora piuttosto recenti dal punto di vista normativo e per i quali c’è bisogno di definire insieme un linguaggio condiviso”.

“In questo importante percorso – ha sottolineato Simone Gheri, direttore di Anci Toscana – gli enti locali rappresentano il motore per una effettiva valorizzazione delle energie diffuse e per la promozione di nuove forme di protagonismo del terzo settore. Questo richiede un’amministrazione pubblica competente, capace di immaginare il futuro del proprio territorio ed esprimere scelte strategiche consapevoli. Anci Toscana sarà a fianco e a supporto dei Comuni perché si affermi la più ampia utilizzazione degli strumenti dell’amministrazione condivisa, creando così una cultura in grado di permeare, nel rispetto dei diversi ruoli assegnati dall’ordinamento, l’azione amministrativa degli enti locali e l’attività degli enti del terzo settore”.

“Cesvot – ha detto Luigi Paccosi, presidente Cesvot – ha fin da subito guardato con attenzione al dibattito politico innescato dalla codifica degli istituti partecipativi previsti dal Codice del Terzo settore, consapevole del fatto  che l’amministrazione condivisa svolga un ruolo fondamentale  nel contesto del volontariato, in quanto offre agli enti del terzo settore, e ai propri volontari, l’opportunità di contribuire alla pianificazione e progettazione delle politiche di sviluppo del territorio, sentendosi parte integrante del processo decisionale”.

“Questo è uno strumento ottimo – ha affermato Gianluca Mengozzi, portavoce Forum Terzo Settore Toscana- , molto voluto, molto cercato, che crea le condizioni per un’amministrazione condivisa partecipata, orizzontale, collaborativa. E’ frutto di uno sforzo gigantesco, che crea le condizioni perché davvero ci sia un cambio di paradigma. Si apre uno scenario nuovo, dove l’interesse della comunità è perseguito in maniera collettiva, mettendosi a sedere tutti insieme a tavoli partecipativi”.

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