LUCCA – Tambellini: “Livello acque nel Condotto pubblico non più tollerabile, pronti a ordinanze e azioni legali”

L’innalzamento continuato, al limite delle sponde, delle acque nel Condotto Pubblico per alimentare alcune centraline per la produzione di energia elettrica è diventato un problema su tutto il percorso dell’antico canale artificiale, dove i danni alle sponde, agli edifici privati e pubblici non si contano più.

Tenere tutto l’anno le acque al limite della portata ha determinato che la forza della corrente, non più attenuata dai vecchi canali secondari emissari, si ripercuota su tutto il percorso del canale e in particolare sul tracciato dentro le Mura. La forza del flusso si insinua poi nelle antiche murature delle spallette e risale le antiche chiaviche sotterranee determinando allagamenti di cantine private ma anche possibili e pericolosi fenomeni di erosione sotterranea occulti.

I danni alle sponde sul percorso a monte di Lucca sono evidenti, come ad esempio a San Pietro a Vico, dove è in corso un complesso e costoso intervento di consolidamento, ma gli allagamenti e l’erosione sono evidenti in molti punti. In particolare a Lucca la sponda destra di via dei Fossi (fra Madonna dello Stellario e il collegamento con via San Nicolao) ha dato preoccupanti segnali di cedimento e per questo abbiamo dovuto chiuderla e programmare indagini e carotaggi che preludono a interventi di consolidamento.

Brutti effetti dell’erosione sono evidenti anche sotto il baluardo San Colombano alla sortita Escrivá de Balaguer, dove l’intenso flusso d’acqua scorre proprio sotto l’orecchione del baluardo. I rischi, i costi e i disagi di questi danni non sono più tollerabili. Le energie rinnovabili rappresentano il futuro, ma non a costo di danneggiare il patrimonio pubblico e privato e soprattutto dei beni storici come le Mura di Lucca.

Esiste una spiacevole tendenza radicata in Italia per cui nell’ambito delle concessioni pubbliche la maggior parte degli oneri e delle passività sono a carico del patrimonio pubblico. Non può essere così. Per questo è mia intenzione scrivere agli enti su cui la burocrazia italiana ha frammentato le competenze sul Condotto pubblico, la Regione Toscana – Genio Civile e la Provincia di Lucca, che si stanno da tempo rimpallando le responsabilità senza intervenire direttamente nella questione. Sarà mia cura inoltre informare anche la Soprintendenza e consultare il Consorzio Toscana Nord.

Il Comune di Lucca riceve quasi quotidianamente segnalazioni, lamentele e richieste di intervento pur non avendo determinato questa situazione. O il problema viene affrontato e risolto velocemente o la mia amministrazione si riserva di agire autonomamente, anche attraverso ordinanze e azioni legali per tutelare il patrimonio pubblico e quello dei suoi cittadini.

Il sindaco Alessandro Tambellini

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