Lucca, l’alpinista Bergamini ricevuto a Palazzo Orsetti dopo la nuova impresa in Himalaya

Nuova vetta per Riccardo Bergamini in Himalaya (Nepal) sui 6279 metri di altitudine del Parchemuche Peak. L’alpinista lucchese è stato ricevuto oggi (lunedì 11 dicembre) a Palazzo Orsetti dal sindaco Mario Pardini e dall’assessore Fabio Barsanti, per un riconoscimento ai meriti sportivi e la consegna di un omaggio a nome della città, ricambiato dallo sportivo con un presente.

E’ stata l’occasione per ripercorrere con Bergamini le tappe della sua ultima avventura in Himalaya.

Dopo aver attraversato una valle selvaggia del Nepal, che ancora concede di vivere un’atmosfera incontaminata e isolata dal mondo, è cominciata la fase di avvicinamento alla montagna. Un lungo e difficoltoso cammino tra morene e pareti di roccia fino ad arrivare alla scalata finale su ripidi pendii di neve e ghiaccio ed alla pericolosa cresta che porta direttamente alla massima sommità.

Considerando lo stile adottato per l’ascesa, la quota e l’isolamento geografico dell’area è stata un’esperienza alpinistica di grande rilievo. Una salita svolta in stile alpino, modalità di ascesa particolarmente severa e impegnativa, considerata ad alto rischio, che necessita infatti di una preparazione psicofisica e tecnica maggiore.

Una impresa certamente non favorita dalle condizioni meteorologiche, che si sono dimostrate avverse. Il giorno prima della scalata finale, Bergamini ha infatti dovuto montare il campo alto a circa 5700 metri, accompagnato da continue precipitazioni nevose, che sono proseguite fino al giorno del raggiungimento della vetta. Incessanti folate di vento molto freddo hanno perseguitato l’alpinista, fino a farlo quasi desistere. Solo la forte determinazione gli ha consentito di non mollare e proseguire la salita.

Le forti raffiche di vento gli hanno procurato alcuni congelamenti alle dita di entrambi le mani, con una parziale perdita di sensibilità per almeno un mese o poco più.

Il giorno stesso l’alpinista è rientrato direttamente a circa 4300 metri d’altitudine, con una lunga discesa. Legato alla stessa corda di Bergamini c’era il suo amico sherpa Peseng Gelu, con cui nel 2019 aveva già salito una montagna di circa 6500 metri. Erano gli unici due alpinisti presenti sulla montagna.

Finita l’avventura alpinistica, come promesso prima della partenza dall’Italia, al suo ritorno a Katmandu, l’alpinista ha portato a termine la parte burocratica del patto di amicizia istituito tra il Comune di Lucca, con la supervisione del consigliere incaricato Stefano Pierini, e una scuola della valle dell’Everest ed è andato a trovare i bambini dell’orfanotrofio da lui seguito portando in dono aiuti economici e dei lavori didattici eseguiti dai bambini della scuola “Raggi di Sole” di Maggiano.

Questi gli sponsor che hanno accompagnato Riccardo Bergamini nella sua nuova impresa in Himalaya e che l’alpinista ha tenuto a ringraziare pubblicamente: SWAG – Enrich Your Life, Akeron, Lucar Toyota, Autolavaggio Topspeed 2.0, Dulcinèa Lucca, Banca di Pescia e Cascina, Officina Betti Marino Srl, Proshop Lucca , BFG, Colle delle 100 Bottiglie, McDonald’s Lucca, Garage Daytona Srl, Cross Fitness La Maddalena.

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