GROSSETO – Donne in prima linea nell’emergenza Covid: tre professioniste del Misericordia premiate dalla Fondazione Onda
Sono tre le donne dell’ospedale Misericordia di Grosseto, premiate per il loro impegno durante l’emergenza Covid, dalla Fondazione Onda – Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, che ha assegnato loro il riconoscimento “Donne e Covid-19”. Medico, infermiera, ostetrica, tecnico di laboratorio, psicologa sono alcune tra le figure sanitarie a ricevere il merito.
“Un’opportunità per ringraziare tutte le donne che hanno avuto un ruolo chiave nella gestione di questa emergenza sanitaria distinguendosi per il loro essenziale contributo – dice Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda – I lunghi mesi dell’emergenza sanitaria hanno visto il personale degli ospedali con i Bollini Rosa in prima linea nella gestione della pandemia, molte lavoratrici hanno dovuto isolarsi dagli affetti più cari: anche la loro salute mentale è stata messa a dura prova”.
Le assegnazioni sono state decise da un Comitato composto da medici e da esperti di settore sulla base delle segnalazioni ricevute dagli ospedali Bollini Rosa, molte delle quali pervenute in particolare da Lombardia e Veneto, le regioni più colpite della pandemia Covid-19. Storie di resistenza e tenacia si sono affiancate a storie di sensibilità e umanità.
È il caso dell’infermiera Cinzia Chechi che durante la pandemia ha preso servizio in Terapia Intensiva Covid: “In un momento in cui le attività ordinarie erano necessariamente sospese, ho sentito il bisogno di aggiungere il mio impegno nell’assistenza ai pazienti ricoverati in Terapia Intensiva Covid. E’ stata un nuova esperienza che mi ha davvero insegnato molto dal punto di vista professionale e umano”.
Quello della dottoressa Aferdita Tafa che non nasconde la soddisfazione: “E’ davvero emozionante ricevere questo premio. E’ stato assegnato a me ma il merito di quanto fatto per combattere il Covid è di tutti gli operatori della mia squadra del Pronto Soccorso, impegnati ogni giorno per molte ore dentro le tute e dietro le visiere ad assistere, come sempre, al meglio i pazienti in arrivo. Abbiamo semplicemente fatto il nostro dovere e ciò per cui abbiamo deciso di dedicare la nostra vita professionale, anche se in condizioni più faticose e a volte psicologicamente difficili”.
E quello dell’ostetrica Linda Luthi, impegnata nel percorso speciale Covid per le donne in gravidanza: “Questo traguardo non è solo mio, ma di tutte le mie colleghe ostetriche che insieme a me hanno gestito situazioni spesso molto delicate, come il parto della signora Covid-positiva che ci ha visto impegnate più del solito per le ulteriori attenzioni che necessariamente abbiamo avuto. Per fortuna, è andato tutto a buon fine. Ogni sanitario (medico, ostetrica, infermiere, OSS) che ha lottato contro il Covid merita il premio di Onda perchè solo unendo le forze e le competenze siamo riusciti a contenere l’emergenza sanitaria”.
Insieme all’attestato di Onda, è stato consegnato alle professioniste grossetane anche una immagine fotografica delle opere che tre writers hanno realizzato appositamente per l’iniziativa. L’immagine ritrae un’operatrice sanitaria con le ali da angelo in riferimento agli “Angeli delle corsie”, espressione con cui l’opinione pubblica ha più volte definito il personale sanitario impegnato nella lotta al Covid.