FIRENZE – Van Gogh Alive, non una semplice mostra

Van Gogh Alive è la mostra multimediale del pittore olandese in esposizione  a Firenze fino al 12 aprile ‘Prima sogno i miei dipinti, poi dipingo i miei sogni. Vincent Van Gogh

Definire Van Gogh Alive come una semplice mostra è riduttivo. Non una mostra, un’esperienza che vi proietterà tra i colori vibranti e ribelli di Van Gogh, specchio della sua anima tormentata. Le immagini sono accompagnate da frasi d’effetto riprese  dalle lettere che Van Gogh spediva a suo fratello minore, il mercante d’arte Théo van Gogh. E l’attimo è sottolineato dalla musica che risuona, evidenzia, accompagna l’immagine. Si accede alla chiesa dal piano inferiore, forse mi aspettavo qualche sala, forse no. Mi ritrovo nell’unica navata della chiesa, in cui sono sorte alcune pareti fittizie sulle quali scorrono immagini, tante colorate, le lettere di Van Gogh, la sua vita.

Mi siedo e mi immergo nei quattro movimenti che rappresentano la vita dell’artista, ogni movimento ha le sue immagini, le sue musiche in un continuo senza sosta che non lascia spazio al pensiero, solo alla meraviglia. Felicità, follia, violenza e torpore, un turbinio di emozioni che si rispecchiano nelle immagini che ti circondano, nella musica che ti isola.

Il quarto movimento, i tormenti e la fine della vita dell’artista, campi di grano, alberi spogli, corvi. Uno sparo, forte, deciso. I corvi prendono il volo. La fine. L’artista poco prima di morire nella locanda dove alloggiava, confessò di essersi sparato un colpo di rivoltella al petto in un campo vicino. La morte, rappresentata attraverso suoni e colori, rosso, come il sangue. Non una mostra, una vita riassunta in una emozione. Stupenda.

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