FIRENZE – Smantellata banda di ladri d’appartamento. Cinque arresti per furti tra il Casentino e il Valdarno

La Polizia di Stato ha sgominato una banda di ladri d’appartamento con base operativa a Firenze. I cinque albanesi fermati sono accusati di furti in Provincia di Arezzo tra il Valdarno e il Casentino

Grande operazione da parte della Polizia di Stato che negli scorsi giorni ha arrestato 5 cittadini albanesi, di età compresa tra 21 e 37 anni, domiciliati a Firenze e accusati di aver commesso vari furti aggravati in presso abitazioni private tra il Casentino ed il Valdarno in Provincia di Arezzo.

L’indagine condotta dalla Squadra Mobile di Firenze è stata messa in campo dagli agenti di Polizia per trovare i colpevoli di una serie di furti avvenuti tra il 16 ed il 20 luglio in territorio aretino e, in particolare, a San Giustino Valdarno, Loro Ciuffenna, Castelfranco Piandiscò e Poppi.

I cinque uomini pare avessero la loro base a Firenze dove organizzavano i colpi; gli agenti contestano ai fermati quattro furti in cui i cittadini albanesi sono riusciti ad entrare nelle abitazioni rubando preziosi, denaro contante e orologi per una cifra complessiva di oltre 18mila euro. La polizia riferisce anche di due tentativi di furto a Loro Ciuffenna non andati, per fortuna, come la banda sperava.

Le indagini hanno consentito agli inquirenti di raccogliere gravi indizi che hanno permesso di indicare la loro presenza nei luoghi dei furti ed hanno potuto intercettare conversazioni tra i fermati in cui vantavano i risultati ottenuti e il bottino rubato.

Durante le indagini sono emersi indizi ed elementi che hanno portato la Polizia ad indagare per altri furti avvenuti nel territorio fiorentino dei quali ad oggi non vi è traccia dei colpevoli.

I cinque fermati, durante l’arresto, sono rimasti feriti nella colluttazione scaturita con gli agenti e a poco è servita la strenua resistenza da parte di due degli arrestati, ai quali si è aggiunta una donna di origine albanese loro convivente. L’aggressione verso gli agenti ha peggiorato la loro situazione facendo scattare anche l’accusa di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, con contestuale arresto eseguito in flagranza di reato.

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