FIRENZE – Firenze Fiera, Metrocittà mantiene partecipazione
In ordine alla strategia della Regione e in attesa del superamento dell’emergenza sanitaria. Si all’aggregazione Florence Multimedia-Silfi. Approvato il nuovo statuto del Mita. Il Consiglio della Città Metropolitana di Firenze ha approvato l’aggiornamento delle proprie Partecipazioni.
La delibera è stata illustrata dal consigliere delegato Nicola Armentano. Si prende atto della della diversa strategia relativa alla società Firenze Fiera spa, nella quale la Città Metropolitana di Firenze possiede al momento 511.965 azioni corrispondenti al 9,28% del capitale societario in ordine all’ “attività fieristica, congressuale, di promozione economica e sociale ed ogni altra attività ad essa affine, strumentale o di supporto”.
Nel 2020, con il Piano di revisione ordinaria la Metrocittà aveva confermato lo “scioglimento e messa in liquidazione finalizzata alla cessione del complesso aziendale”, in attesa di ulteriori determinazioni da parte del socio pubblico di controllo Regione Toscana. Ma la Regione, che nella società Firenze Fiera detiene una partecipazione maggioritaria (31,95), ha operato una rivalutazione complessiva della sua strategia in considerazione anche dell’attuale contesto sfavorevole provocato dall’emergenza sanitaria. Per questo l’aggiornamento del Piano di revisione ordinaria nella parte riguardante Firenze Fiera, ne accoglie il mantenimento senza interventi di razionalizzazione.
“Aspettavo questo momento da un anno e mezzo – ha commentato Enrico Carpini, capogruppo di Territori beni comuni, annunciando voto favorevole – Nel 2019 la Regione non aveva disposto la cosiddetta ‘razionalizzazione’ ma la Città Metropolitana di Firenze intese forzare i tempi, provocando un inutile disallineamento che ora viene superato”.
La delibera è stata approvata con i voti della maggioranza e di Territori beni comuni. Contrario il Centrodestra per il cambiamento.
Il Consiglio ha approvato anche la cessione della società in house Florence Multimedia alla società Silfi spa, per procedere alla loro aggregazione. La decisione, ha detto Armentano, rappresenta una possibilità di crescita e di ampliamento dell’attività svolta da Florence. L’operazione costituisce, inoltre, il completamento e la prosecuzione dell’operazione avviata con la fusione Linea Comune-Slfi spa, finalizzata all’adozione del modello emergente della Smart City e dell’accessibilità universale a livello metropolitano. Ha votato a favore la maggioranza (Pd e Iv), contrario il Centrodestra per il cambiamento, astenuto Territori beni comuni.
“No ad inefficienti ed onerosi carrozzoni. Sgraviamo i contribuenti affidandoci alle qualificate aziende del territorio”, hanno dichiarato a riguardo Alessandro Scipioni e Cecilia Cappelletti (Lega nel Centrodestra per il cambiamento): “Siamo fermamente convinti che il problema dell’inefficienza di fondo, e della possibilità di ottenere un miglior servizio ad un minor costo affidandoci alle tante società che il mercato offre, non sia risolto per la possibilità di aggregare la costosa e fallimentare Florence Multimedia srl con la Silfi spa. Non è cedendo una in house ad una partecipata del Comune di Firenze che sgraveremo i cittadini da questi anacronistici carrozzoni che avrebbero dovuto essere liquidati da oltre trent’anni anni in Italia, se esistesse un minimo di rispetto per i risultati dei referendum. Oggi ci sono molte possibilità di sgravare i contribuenti, ricorrendo alle tante aziende sul territorio, che operano nel rispetto della libera concorrenza”.
Approvato all’unanimità, nel corso del Consiglio e sempre su proposta del consigliere delegato Armentano, il nuovo statuto della Fondazine istituto tecnico superiore Mita (Made in Italy Tuscany Academy), costituita nel 2010 nell’ambito del sistema di istruzione e formazione tecnica superiore per la promozione e la diffusione delle nuove tecnologie per il Made in Italy. L’allora Provincia di Firenze, alla quale è subentrata la Città Metropolitana, vi ha aderito in qualità di socio fondatore. Viene ampliato il ventaglio ed implementata la casistica delle attività strumentali, accessorie e connesse che la Fondazione può svolgere. Si specifica che le rendite e le risorse della Fondazione saranno impiegate per il funzionamento della stessa e per la realizzazione dei suoi scopi.
Claudio Gemelli, Fondazione Mita è un’eccellenza nel suo ambito. Speriamo che le modifiche statutarie siano idonee a facilitarne la missione