Dedicato ad Oriana Fallaci, Firenze ricorda una grande protagonista del secondo Novecento

Si inizia il 15 settembre alle 18.30, nel giorno dell’anniversario della morte, al Cimitero degli Allori, segue il 6 ottobre la soiré al Teatro Niccolini con “Morirò in piedi” di Riccardo Nencini (Mauro Pagliai Editore) sempre con l’intervento di Ugo De Vita.

L’iniziativa si apre agli Allori in via Senese 184, per iniziativa di Francesca Paoletti, infaticabile Presidente del Comitato del Cimitero degli Allori, e di Ugo De Vita, con un evento interamente dedicato alla scrittrice fiorentina più amata ma anche più discussa del nostro secondo Novecento, Oriana Fallaci.
Seguirà in Ottobre al Teatro Niccolini, uno spettacolo tratto da Morirò in piedi di Riccardo Nencini, secondo appuntamento culturale tra divulgazione, letteratura e teatralità, una prosa raffinata di confidenze affidate dalla scrittrice nelle ultime settimane di vita a Nencini, oggi Presidente del Gabinetto Viesseux.

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“Si apre con la cerimonia agli Allori, che ospita le spoglie mortali della grande scrittrice scomparsa nel 2006, dove alle 18.30 si ricorderanno pagine dai capolavori della giornalista-scrittrice – dice Ugo De Vita, autore, attore e doppiatore importante -. Episodi e aneddoti della sua vita, una occasione imperdibile per poter tornare alla “forza” della scrittura della Fallaci.”.
“La Fallaci – dice De Vita – è davvero donna e scrittrice unica, meritava un omaggio come questo, sono felice che grazie agli Allori e poi a Polistampa sia possibile riprendere la testimonianza importante di Riccardo Nencini in Morirò in piedi.
Era una personalità forte Oriana – riprende De Vita – credo senza nulla togliere ad altre figure femminili, del secolo passato, che nessuna come lei rappresenti figura dell’ intellettuale indipendente come lei ha saputo fare. Aveva temperamento e carattere ribelle, lucida e fiera.
Discussa e giudicata severamente sovente in modo superficiale: come quando le rivolsero accuse di “razzismo”.
Lei ha sempre saputo opporsi alle censure, esprimendo capacità dialettica e forza di carattere.
Era “snob”, bellissima, la ricordano nella storia d’amore e la lotta accanto ad Alexandros Panagulis, contro il regime dei colonnelli e poi anche arguta e ironica, curiosa come ogni cronista che si rispetti. Una scrittrice che era cronista ma capace di un racconto e una prosa elegante, asciutta e diretta”.

Agli Allori sarà Altea Maffei che suonerà brani di Telemann al flauto traverso; a teatro sarà il violoncello di Andrea Sernesi ad allietare la platea con arie di Massenet e A. Vivaldi.

Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti.

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