Arezzo, Istituto di Agazzi e PB73 uniti nel nuovo progetto VolontAbili

La volontà è di valorizzare il contributo diretto delle persone con disabilità al servizio della società

Un progetto per valorizzare il contributo delle persone con disabilità all’interno della società. L’Istituto “Madre della Divina Provvidenza” di Agazzi e la onlus PB73 hanno unito le forze per dare il via al nuovo percorso VolontAbili dove l’approccio alla disabilità subisce un’evoluzione per trasformare chi solitamente riceve supporto in protagonista attivo della comunità in grado di offrire aiuto, sviluppare legami e contribuire concretamente al benessere collettivo. Due utenti della Comunità Alloggio Protetta “Il Ramo” in via Aliotti verranno, infatti, coinvolti come volontari al Charity Shop “San Lorentino” in via Garibaldi per condurre attività solidali di raccolta fondi per fornire un contributo concreto a situazioni di fragilità e difficoltà. «Le persone con disabilità – spiega Maurizio Barsotti, presidente della PB73, – sono solitamente “destinatarie” di progetti di volontariato. Con VolontAbili rovesciamo la prospettiva. Le persone con disabilità diventano infatti volontari e, di conseguenza, “fornitori” di servizi di welfare per il prossimo».

Il Charity Shop gestito dalla PB73 ospita un mercatino permanente con abiti, libri, accessori per la casa e altri materiali di seconda mano donati dai cittadini che sono disponibili a prezzi simbolici con il duplice obiettivo di sviluppare un circuito virtuoso di riutilizzo e di fornire un contributo concreto a situazioni di fragilità. I fondi raccolti, infatti, sono devoluti in sostegno a persone e famiglie in situazioni di disagio economico, sanitario e psicologico con aiuti per pagamento di bollette, canoni di affitto, spese mediche o esami. Con VolontAbili, il Charity Shop assume anche un forte valore inclusivo attraverso il coinvolgimento diretto di due utenti della CAP “Il Ramo” dell’Istituto di Agazzi che, nel rispetto dei rispettivi Progetti di Vita, potranno mettersi alla prova in attività concrete, in esperienze di responsabilità e in condizioni di partecipazione attiva per sviluppare legami con la comunità e sentirsi utili per il territorio. «L’esperienza di volontariato – ricorda il dottor Fabrizio Giorgeschi, direttore socio-sanitario dell’Istituto di Agazzi, – aumenta la responsabilità personale, migliora l’autostima e accresce le abilità sociali, promuovendo un maggiore senso di realizzazione e qualità della vita. VolontAbili dimostrerà quanto la partecipazione attiva alla comunità possa rappresentare una palestra di vita, aiutando a creare connessioni significative e perseguire una maggiore autodeterminazione. L’inclusione, infatti, non passa solo attraverso il sostegno ricevuto ma anche attraverso la responsabilità, il contributo e la partecipazione attiva: con VolontAbili, ogni partecipante diventa protagonista di un percorso di crescita personale e sociale, trasformando le proprie capacità in un valore concreto per sé e per la comunità, in un circolo virtuoso che arricchisce chi contribuisce e rafforza chi riceve supporto».

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