AREZZO – Al Campus universitario del Pionta la prima lezione della docente ucraina dell’Università di Kyiv
Yulija Chernyshova ha lasciato l’Ucraina a inizio del mese di marzo, ora è all'Università di Siena
Ha lasciato l’Ucraina a inizio del mese di marzo e dopo varie tappe è finalmente arrivata all’Università di Siena la professoressa Yulija Chernyshova, docente all’Università di Kyiv “Taras Shevchenko”, che ha dovuto lasciare il suo Paese a causa della guerra.
La professoressa Yulija Chernyshova ha preso oggi (11 aprile) servizio come visiting professor di Lingue slave orientali.
Svolgerà incarichi di insegnamento presso il dipartimento di Filologia e critica delle letterature antiche e moderne (DFCLAM) per il corso di laurea in Lingue per la comunicazione interculturale e d’impresa, che si tiene nella sede didattica di Arezzo, al Campus del Pionta.
La prima lezione della professoressa Chernyshova si è tenuta presso il campus universitario dove la professoressa è stata accolta da uno speciale benvenuto degli studenti, che hanno preparato alcune slide in lingua ucraina e in lingua russa per manifestare la propria vicinanza verso la docente.
All’incontro erano presenti il Rettore Francesco Frati e il Direttore del Dipartimento professor Pierluigi Pellini che hanno consegnato un dono di benvenuto da parte dell’ateneo.
La professoressa, già docente di lingua e cultura italiana presso l’Università di Kyiv, aveva in passato vissuto in Italia perfezionando i propri studi e ricerche, prima a Firenze, poi a Trento e Venezia.
Specialista della ricezione italiana di Taras Shevchenko, massimo poeta ucraino, e di teoria e pratica della traduzione dall’Italiano all’ucraino, è stata invitata come visiting professor grazie all’iniziativa di sostegno rivolta a docenti e ricercatori ucraini costretti a lasciare l’Ucraina a causa della guerra.
La professoressa Chernyshova terrà corsi di lingua russa all’interno della didattica curriculare del corso di laurea per gli studenti slavisti, ma è in programma anche l’organizzazione di un corso di lingua ucraina aperto a tutti gli studenti e al personale docente. Il corso si terrà a partire dal mese di maggio.
L’iniziativa che ha portalo la docente ucraina in Italia è stata promossa dall’Ateneo senese in sinergia con il movimento #ScienceForUkraine, e ha visto la collaborazione di docenti e personale dell’Università di Siena a più livelli per permettere l’arrivo e l’inserimento della docente dell’Università di Kyiv.
«Tra i tanti modi in cui l’Accademia può fornire il proprio contributo di aiuto per la martoriata comunità ucraina – ha detto il Rettore Francesco Frati – c’è anche l’ospitalità di docenti, ricercatrici e ricercatori cui possiamo consentire di proseguire la propria attività educativa e di ricerca. Siamo convinti, infatti, che il miglior modo per contrastare gli orrori della guerra, delle armi e della violenza, sia quello, adesso come in futuro, di puntare sull’educazione, sulla cultura e sulla conoscenza, valori universali che uniscono, anziché dividere. Sulla base di questi principi, le lezioni di russo e ucraino che saranno tenute dalla professoressa Chernyshova aiuteranno i nostri studenti a conoscere meglio quelle storiche culture».
«Esprimo la mia gratitudine per il vostro invito nel momento di grande dolore e forti difficoltà in cui si trova adesso tutta la mia Nazione e io e la mia famiglia in particolare. – Ha detto la professoressa Yulija Chernyshova – . Vi siete mossi da subito, proprio nei primi giorni, quando tutto è cominciato, mettendo tutta la vostra buona volontà e cercando di proporre il meglio del meglio, fiduciosi di poter risolvere tutte le complicazioni e di darmi ogni tipo di supporto per arrivare nella vostra bellissima Università e continuare a svolgere la mia attività didattica e di ricerca».
«Nella gravità della situazione attuale, l’Università di Siena ha voluto proporre un sostegno concreto, e il dipartimento di Filologia e critica delle letterature antiche e moderne è stato felice di invitare e sostenere la collega ucraina in questo momento di difficile situazione personale e del suo Paese» ha detto il professor Pierluigi Pellini, direttore del dipartimento dove insegnerà la docente (DFCLAM).
«L’Università di Siena vuole fare la sua parte, dimostrando solidarietà concreta. È una goccia nel mare, ma è un punto di partenza che ci rende soddisfatti per l’importante risultato raggiuto» ci ha detto il professor Federico Lenzerini, delegato del Rettore per la Rete delle Università italiane per la Pace (RUniPace).
«È un onore accogliere la collega Yulia Chernyshova. La sua presenza qui oggi e l’incarico che ricoprirà nei prossimi mesi presso l’Università di Siena sono un segno tangibile dell’impegno del nostro corso di laurea e dell’intero Ateneo a favore del dialogo interculturale, dialogo che in questo momento storico è ancora più importante» ha detto la professoressa Letizia Cirillo, presidente del corso di Laurea in Lingue per la comunicazione interculturale e d’impresa che si tiene ad Arezzo.
«La collega, bilingue russa e ucraina, specializzata in studi italianistici, – sottolinea la professoressa Alessandra Carbone del DFCLAM – sarà una voce importantissima per coinvolgere gli studenti del nostro corso di laurea. Porterà in aula la sua esperienza didattica, ma anche la sua testimonianza».
La professoressa Chernyshova sarà ospitata presso la struttura residenziale del Centro di GeoTecnologie dell’Università di Siena a San Giovanni Valdarno. La disponibilità all’accoglienza è pervenuta al centro, che ha messo a disposizione spazi per la studiosa, agevolando anche la possibilità di inserimento del figlio della docente presso il Liceo Linguistico “Giovanni da San Giovanni”, dove oggi è stato accolto per la sua prima giornata da studente in Italia.
Tra le diffuse manifestazioni di sostegno del progetto di accoglienza a favore della docente, si segnala anche quella del professor Luca Graverini, che ha messo a disposizione spazi per la professoressa.
Altre iniziative sono in corso all’Università di Siena a sostegno di studenti e ricercatori ucraini. Dipartimenti universitari hanno offerto la loro disponibilità ad accogliere colleghe e colleghi in difficoltà nei propri laboratori; agli studenti, invece, sono state concesse borse di studio, alloggio e mensa gratuiti presso l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio universitario e l’esonero dalle tasse universitarie. Sul portale di ateneo è stata inoltre predisposta una pagina web che raccoglie notizie e opportunità. Numerose anche le iniziative di sensibilizzazione e di dibattito che hanno permesso intensi momenti di condivisione sull’attuale situazione di conflitto.