Tradisce e picchia la moglie. “L’Islam me lo permette”
PRATO – Un 43enne di nazionalità pakistana non potrà più avvicinarsi alla casa dove vivono la moglie, una 38enne cinese, e e due figlie. Lo ha deciso il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Prato su richiesta della Procura.
LA STORIA – Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la donna cinese sarebbe stata costretta a subire ogni tipo di maltrattamento e vessazione, oltre a subire anche l’umiliazione di rimanere chiusa in casa mentre il marito la tradiva alla luce del sole. E, in caso di ribellione, sempre secondo quanto emerso durante le indagini, la donna sarebbe stata picchiata brutalmente.
L’ISLAM LO PERMETTE – Ma perché l’uomo tradiva la donna? La risposta starebbe nella fede islamica del pakistano che permette la poligamia. E, forse, l’uomo si sarebbe sentito in dovere di non fare un torto alla propria fede religiosa, che considera la donna un essere inferiore all’uomo, arrivando a menare le mani. Così la cittadina cinese ha deciso di ribellarsi e finalmente ha presentato una richiesta di separazione che, però, avrebbe provocato una nuova violenta reazione da parte del pakistano. Almeno fino a quando la Procura ha preso in mano le redini del caso.