Teatro Rossi Aperto – Cesare Malfatti e Marco Parente in concerto domenica 26 maggio
Prosegue a ritmo intenso la programmazione del TRA – Teatro Rossi Aperto di Pisa.
Domenica 26 maggio, alle ore 21,30, è la volta di un appuntamento imperdibile per gli amanti della buona musica contemporanea: due dei più importanti musicisti del panorama nazionale si incontrano al TRA per un progetto specifico. Cesare Malfatti, fondatore dei La Crus, e Marco Parenti, Premio Mei come miglior artista solista nel 2006, sperimentano una curiosa collaborazione ideata appositamente per il TRA. I due musicisti, dopo alcuni giorni di prove in sala e di confronto tra di loro all’interno dello spazio del TRA, si esibiranno in una serata che metterà il scena il frutto della loro sperimentazione: due postazioni che si fronteggiano, una in piedi con chitarra,microfono e pedaliera per i bassi e l’altra seduta, con batteria,microfono e tastiera.
Cesare Malfatti, dopo l’iniziale esperienza con gli Afterhours fonda, con Mauro Ermanno Giovanardi e Alessandro Cremonesi, i La Crus ottenendo prestigiosi riconoscimenti come il Premio Ciampi, la Targa Tenco e il premio della critica Max Generation per il primo album “La Crus”, il premio della critica ai PIM nel 2000, il Premio Tenco per la categoria “interpreti” nel 2001.
Parallelamente all’esperienza con i La Crus porta avanti progetti paralleli come musicista ( Dining Rooms, duo sperimentale di musica elettronica con Stefano Ghittoni nel 1999, N00rda con Gionata Bettini nel 2002, Amour Fou nel 2005) e produttore discografico, coproducendo Eldorado dei Mau Mau.
Dopo lo scioglimento dei La Crus, avvenuto nel 2007, si dedica alla carriera solista. Nel 2010 assieme a Stefano Ghittoni e Dodo NKishi pubblica l’album Tired Heroes of the Lost Generation a nome Sem’bro. Nel 2011 partecipa alla temporanea reunion dei La Crus al Festival di Sanremo 2011 con il brano “Io confesso”, che ottiene un grande successo di pubblico e di critica, ed in primavera dello stesso anno pubblica il suo primo album solista Cesare Malfatti, dove scrive le musiche, canta e suona tutti gli strumenti mentre i testi sono di Alessandro Cremonesi.
Marco Parente ha collaborato come batterista con i CSI in occasione di due album fondamentali: “Ko de mondo” (1994) e “Linea Gotica” (1996) e l’anno successivo compone il primo lavoro solista, “Eppur non basta” con uno straordinario duetto con Carmen Consoli. I successivi “Testa, di cuore” (1999) e “Trasparente” (2002, per il quale riceve il Premio Grinzane Cavour per la poesia e i testi musicali), consolidano il talento del musicista napoletano, radicandolo nell’immaginario collettivo come punto di riferimento della scena cantautorale contemporanea. Dopo i due capitoli “Neve Ridens” e il progetto Proiettili Buoni, portato avanti a quattro mani con Paolo Benvegnù, arriva “La riproduzione dei fiori”, in grado di confermare tutte le impressioni positive finora da più parti espresse su Marco Parente, uno degli artisti “intoccabili” di casa nostra. L’ultimo album, uscito a marzo 2013, è Suite Love.
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fonte: Teatro Rossi Aperto