MALTEMPO – Finita l’emergenza, si contano i danni

PISA – Dopo la dura alluvione che ha colpito ieri soprattutto la provincia di Pisa, adesso i tecnici e la protezione civile sono al lavoro per verificare tutti i danni subiti dalle popolazioni e dalle aziende. A Ponsacco, comune maggiormente colpito per la rottura dell’argine dovuta alla forza dell’Era che ha invaso la cittadina della Valdera, i volontari stanno offrendo assistenza alla popolazione. Le persone sfollate, dopo aver usufruito ieri sera di pasti caldi messi a loro disposizione dall’Amministrazione comunale, hanno trovato riparo per la notte presso amici e parenti.

Anche a San Miniato, dove ieri il Comune ha disposto l’evacuazione cautelativa di circa mille persone dalla frazione di Roffia per il rischio esondazione dell’Arno, la nottata è stata trascorsa in maniera tutto sommato tranquilla. In giornata sapremo se la popolazione potrà far rientro nelle proprie case. E, pure a Pisa, sta tornando la normalità dopo la paura di ieri. L’Arno si è abbassato, ma le paratie rimangono per precauzione collocate sulle sponde nel centro storico.

In tutto, sono state evacuate circa 1.300 persone in provincia di Pisa, mentre nella sola Ponsacco sono rimasti senza luce, gas e acqua 1.500 abitanti su una popolazione di circa 16.000 residenti. Intanto è stata riattivata stamani la circolazione dei treni tra Cecina e Saline di Volterra, tra le province di Livorno e Pisa, interrotta ieri per l’esondazione del fiume Cecina a Riparbella.

Il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, ha fatto visita stamani alle zone colpite dall’alluvione. Coldiretti, nel frattempo, viste le migliaia di aziende colpite dagli allagamenti, ha richiesto lo stato di calamità naturale.

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