State of the Union 2018, a Firenze la prima riunione dei sindaci delle capitali della cultura europea
State of the Union 2018, Nardella: “A novembre a Firenze ci sarà la prima riunione dei sindaci delle capitali della cultura europea”
Si è aperta con il saluto del sindaco Dario Nardella la seconda giornata dell’ottava edizione di ‘The State of the Union’, che si tiene oggi nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.
L’annuale conferenza dell’Istituto universitario europeo di Fiesole quest’anno è dedicata al tema ‘Solidarity in Europe’. Un estratto del saluto del sindaco Nardella:
“Signori Presidenti del Parlamento e della Commissione Europea, Signora Commissaria alle Politiche Regionali, Signor Presidente dell’Istituto Universitario Europeo, Autorità e personalità presenti. Sono molto lieto e onorato di darvi il benvenuto a Palazzo Vecchio, nel Salone dei Cinquecento, per questa seconda giornata dell’ottava edizione di State of the Union.
Aprendo la Conferenza, ieri il Presidente Mattarella ha ricordato che ‘l’Italia è orgogliosa che sia Firenze ad ospitare l’Istituto Universitario Europeo’ e come sindaco della città non posso che fargli eco e ringraziare anche l’Istituto perché ogni anno promuove questo incontro che contribuisce a rafforzare la centralità di Firenze nel dibattito sul futuro della nostra Unione.”
Il Sindaco di Firenze ha poi continuato:
“Mi fa anche piacere ricordare che la solidarietà prospera nelle piccole comunità, dove il senso di appartenenza è più forte e la responsabilità del bene dell’altro è avvertita più intensamente. Per questo non mi stancherò mai di invitare il livello nazionale e sovranazionale a guardare e ad ascoltare di più quello che viene dalle città, il cui ruolo è accrescere la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e forgiare i valori comuni europei, favorendo il senso di appartenenza. Le città sono energia per la vita, per il futuro, per l’Europa. Sono dunque lieto che il programma di State of the Union abbia previsto un segmento su città e integrazione dei richiedenti asilo, e auspico che anche per le future edizioni la prospettiva delle città o delle comunità locali continui a essere parte del programma.
Come ha ricordato Papa Francesco non stiamo vivendo un’epoca di cambiamento, ma un cambiamento di epoca. In questo cambiamento dobbiamo saper ascoltare le paure, le ansie, i desideri dei cittadini. Dobbiamo saper guidare processi senza perdere tempo.”