Convegno sulla sicurezza alimentare di CNA a Villa Chigi Saracini a Siena
Villa Chigi ospita un importante convegno Cna sulla sicurezza alimentare. Moca e Acrilammide al centro del dibattito con gli esperti in programma venerdì 11 maggio
Venerdì 11 maggio si svolgerà nella splendida cornice di Villa Chigi Saracini a Castelnuovo Berardenga un importante convengo della Cna su temi di grande attualità che riguardano la sicurezza dei cibi che portiamo sulle nostre tavole o che possiamo trovare nei locali.
Con il titolo “Alimenti: i rischi per la sicurezza alimentare”, il convegno si rivolgere agli operatori del settore e a tutti coloro che a vario titolo sono interessati a questa attualissima tematica.
Dalle 9,30 si parlerà di parlerà dei materiali e oggetti che vengono a contatto con i cibi (Moca) e di acrilamide, sostanza potenzialmente pericolosa sopra certe dosi che può svilupparsi in certi tipi di cotture ad alte temperature.
Interverranno: Gabriele Rotini e Roberto Rappuoli, rispettivamente presidenti nazionale e regionale di Cna Agroalimentare, Sabrina Cencini referente alimentare di Pratics Srl, Andrea Pericom responsabile Laboratorio Chimica, Alimenti, Sanità Pubblica Fi-Usl Toscana Centro, Duccio Meiattini Ad di Vismederi Srl.
I cosiddetti “Moca” sono quei materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti, quali materiali da imballaggio, utensili da cucina, recipienti, contenitori per il trasporto, attrezzature. Sono disciplinati da un regolamento comunitario che mira a “garantire il funzionamento efficace del mercato interno per quanto attiene all’immissione sul mercato comunitario dei materiali e degli oggetti destinati a venire a contatto direttamente o indirettamente con i prodotti alimentari.”
Un altro, recente, regolamento Ue introduce nuovi obblighi in materia di Sicurezza Alimentare per garantire un elevato livello di tutela dei consumatori per quanto riguarda la presenza di acrilamide nei nostri cibi.
Gli operatori del settore alimentare che producono alimenti, come ad esempio pane e prodotti da forno, caffè, cereali per prima colazione e prodotti della prima infanzia, devono, infatti, integrare il proprio piano Haccp introducendo delle misure operative per ridurre i livelli di acrilammide negli alimenti. L’acrilammide è un contaminante chimico e può costituire un pericolo nella preparazione degli alimenti che sono sottoposti a trattamenti termici ad alte temperature. Si tratta di un composto organico che si forma a partire dai costituenti asparagina e zuccheri naturalmente presenti in determinati alimenti preparati a temperature normalmente superiori a 120 gradi.
L’acrilammide si forma prevalentemente negli alimenti ricchi di carboidrati cotti al forno o fritti, costituiti da materie prime che contengono i suoi precursori, come i cereali, le patate e i chicchi di caffè.
Le conclusioni dell’Esfa (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) in merito agli effetti cancerogeni dell’acrilammide e la necessità di garantire la sicurezza alimentare ha fatto nascere l’esigenza della nuova normativa che induce azioni preventive per ridurre la presenza di tale composto nei prodotti alimentari.
Il tenore di acrilammide può essere ridotto adottando una strategia di attenuazione, attuando buone pratiche e applicando procedure basate sui principi dell’analisi dei pericoli e dei punti critici di controllo (le procedure Haccp).