Business degli affitti turistici: Toscana fra le 3 regioni con l’offerta maggiore, Grosseto terza provincia preferita in Italia

Si conferma e cresce il successo italiano del business delle case vacanza: in un anno +8% l’offerta, +10% la domanda e prezzi in aumento del 5%. Un proprietario su 4 ha meno di 40 anni.

Meno del 10% dei proprietari si rivolge ad agenzie o professionisti per gestire l’immobile

Continua a riscuotere sempre più successo il settore delle case vacanza in Italia tanto che il business, nel corso del 2017, ha rilevato una crescita sia di offerta sia di domanda. CaseVacanza.it (https://www.casevacanza.it), sito leader in Italia per il settore, ha infatti calcolato che durante tutto il 2017 la domanda di affitti turistici nel nostro Paese ha incrementato il suo volume del 10% rispetto all’anno precedente. E parallelamente crescono anche i proprietari che scelgono questa forma di investimento per i loro immobili: +8% rispetto al 2016.

«Le case vacanza sono passate dall’essere un fenomeno di nicchia a un vero e proprio segmento nell’offerta turistica del nostro Paese – racconta Francesco Lorenzani, Amministratore Delegato di Feries, società cui fa capo CaseVacanza.it. – Il successo che questa tipologia di ospitalità sta riscuotendo è evidente non solo dall’incremento costante di domanda e offerta, ma anche dall’intervento dello Stato nel regolamentare un fenomeno in costante crescita attraverso leggi ad hoc. Solo sul nostro portale abbiamo stimato che il giro d’affari generato dalle case vacanza nel 2018 sarà di 115 milioni di euro, il 15% in più rispetto all’anno scorso».

Secondo l’analisi del portale, affittare una casa nel Bel Paese è una scelta che sempre più attira anche un pubblico di stranieri, la cui domanda risulta in aumento, al pari di quella dei nostri connazionali, del 10%. Un soggiorno medio in casa vacanza nel 2017 è durato poco meno di 9 giorni con una spesa media di 630 euro. Lo studio ha rilevato un aumento del prezzo medio pari al 5%, sia a seguito dell’adeguamento alla cedolare secca, ora in vigore anche per i soggiorni brevi, sia per un consistente aumento della domanda, fattori che hanno portato i proprietari a rivedere le loro tariffe al rialzo.

Dall’analisi sui proprietari emerge come per gli italiani la casa vacanza sia ancora un affare…di famiglia: meno del 10% si affida infatti ad agenzie o a persone di fiducia per amministrare l’immobile. L’età media di chi sceglie di mettere a reddito una proprietà con la formula dell’affitto breve è di 51 anni, con 1 proprietario su 4 che ha meno di 40 anni e una leggera predominanza del genere maschile nel gestire il business: in Italia il 55% sono infatti uomini e il 45% donne.

Dal punto di vista della distribuzione dell’offerta sono tre le regioni che la fanno da padrone: Sicilia, Puglia e Toscana insieme raccolgono il 45% di tutti gli annunci presenti sul portale. La domanda si distribuisce su tutto il territorio nazionale, con le tre province di Lecce, Rimini e Grosseto che nel corso del 2017 sono state le più richieste in assoluto.

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