Cgil Toscana – Mirko Lami, Energia e rifiuti nel futuro prossimo della Val di Cornia
Mirko Lami neo segretario regionale della Cgil, com’è noto, ha legato il suo nome alla battaglia per la la salvezza delle acciaierie di Piombino, vicenda che non smetterà certo di seguire, ed oggi firma il suo primo intervento-dichiarazione stampa nel nuovo ruolo di dirigente regionale della Confederazzione affrontanto due temi centrali nel futuro prossimo della Val di Cornia e non solo, il tema dell’energia e quello dei rifiuti:
“Nel nostro comprensorio, conosciamo tutti la situazione, con lo stato attuale delle centrali, quella di Edison, di Enel, a cui dovrà essere trovato un percorso di riconversione, prevedendo l’utilizzo anche di energie rinnovabili. Detto questo però, credo che si debbano trovare risposte veloci alle aziende che necessitano di energia e che debbono essere messe in condizioni di non andare fuori mercato.
Ho letto su vari articoli stampa di un pensiero territoriale per il tema energia, mentre credo fortemente che le aziende del territorio italiano, debbano essere messe in condizioni di avere la fornitura di energia allo stesso costo, sia che si trovino al nord, sia che si trovino al centro, come al sud e nelle isole. La competizione tra aziende, non può essere dettata dal costo differente dell’energia in base alla loro collocazione geografica ma dal loro prodotto e dalla qualità dello stesso. Quindi, credo che il Governo, debba dare il solito strumento a tutte le aziende energivore decidendo velocemente il costo pressoché uguale del kilowattora in tutto il territorio nazionale.
Altro tema di estrema importanza, sono i rifiuti e sopratutto i rifiuti industriali. Nel nostro territorio, con l’avvento di Cevital, dovremmo fare le bonifiche della zona vecchia acciaieria e cok e a questo servirà anche uno strumento per come riciclare o lavorare parte dei rifiuti.
Come tutti sappiamo, nel nostro territorio abbiamo la presenza della ASIU, per i rifiuti domestici, ma anche della TAP, che “mangia” rifiuti industriali per trasformarli in pavimentazioni. Credo che su questo impianto, oltre al fatto che per Cevital, come letto recentemente su stampa, sarebbe un impianto strategico, dovrebbe esserci un interesse del Governo centrale per accelerare quei permessi che la burocrazia tiene a calendario e che fanno trascorrere quel tempo prezioso che invece servirebbe utile a ripartire velocemente.
La CGIL Toscana si impegna a tenere accesi i riflettori anche su questi temi, sapendo che verrà sempre usato l’Accordo di Programma siglato alla Presidenza del Consiglio”.