La Lega Pro al Palazzo delle Nazioni Unite a Ginevra
A Ginevra, presso il Palazzo delle Nazioni Unite, si è svolto il Convegno “The right paths to integration and success for young african athletes” organizzato dalla Rappresentanza Permanente d’Italia, dall’Unione Africana, dall’ O.I.M. Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e Foot Solidaire, con il patrocinio delle Nazioni Unite e del Consiglio d’Europa. Lo scopo del Convegno è stato quello di affrontare il problema del traffico dei giovani calciatori africani ed esaminare le potenzialità dello sport, e del calcio in particolare, per favorire l’integrazione ed eliminare l’infamia del razzismo. Al Convegno ha inviato un messaggio il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, in cui ha ricordato l’impegno dello sport italiano e del governo, in particolare con la collaborazione tra CONI e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il Rappresentante permanente aggiunto Amedeo Trambajolo, ha sottolineato come l’iniziativa faccia seguito proprio al recente accordo stipulato a Roma tra il ministro del Lavoro Poletti ed il Presidente del CONI Malagò riguardo l’accordo di programma in materia di integrazione dei migranti attraverso lo sport e il contrasto alle discriminazioni e come questa intesa si propone di sviluppare un progetto legato all’inserimento della popolazione straniera nella vita economica, sociale e culturale. Era presente il direttore generale dell’Organizzazione mondiale per le Migrazioni Amb. Swing, il quale ha aperto i lavori. Nel corso dei discorsi iniziali sono state ricordate con un minuto di raccoglimento le vittime della tragedia di Lampedusa.
E’ intervenuto tra gli altri Francesco Ghirelli, DG della Lega Pro, chiamato a raccontare le positive pratiche esistenti all’interno dei club calcistici. Egli inoltre ha illustrato il progetto “I punti di ritrovo dei ragazzi di strada” ad Haiti con la Caritas, progetto biennale di inclusione sociale di minori ed adolescenti in situazioni di alto rischio, e il recente accordo siglato da Lega Pro con un Paese africano come il Kenya.
Ai diversi panel sono intervenuti tra gli altri Jean-Claude Mbvoumin, presidente e fondatore di Foot Solidaire, una organizzazione no-profit con sede in Francia e in Svizzera, che ha tra i suoi obiettivi la protezione dei giovani calciatori che aspirano ad una carriera in Europa e in Asia e assistere le strutture sportive africane a migliorare il coordinamento delle migrazioni legate allo sport; il prof. Laurent Vidal direttore della Sorbonne di Parigi, Stanislas Frossard, Apes segretario del Consiglio d’Europa, Diederik Dedalee, European Clubs Association-ECA; Gonçalo Nunes del Benfica, Pedro Bravo Jimenez, presidente degli agenti spagnoli AEAF e Bora Milutinovic, indimenticato allenatore di ben cinque diverse nazionali di calcio.