Violenza di genere e sui minori, presentati i dati del Progetto Ipazia CCM 2021
Si è svolto questa mattina all’Istituto Superiore di Sanità il convegno dedicato al progetto nazionale IpaziaCCM2021 – “Strategie di prevenzione della violenza sulle donne e sui minori attraverso la formazione di operatrici e operatori di area sanitaria e socio-sanitaria con particolare riguardo agli effetti del Covid-19”, coordinato dall’Azienda Usl Toscana sud est (dott.ssa Vittoria Doretti) e promosso e finanziato dal Ministero della Salute.
Con l’occasione, sono stati presentati i risultati dell’iniziativa, un percorso iniziato durante la pandemia per rispondere efficacemente alla prevenzione e al contrasto del fenomeno. Sono stati oltre 2.300 le professioniste e i professionisti coinvolti attivamente che hanno partecipato e concluso il corso formativo previsto da Ipazia per assicurare una risposta efficace alle vittime di violenza. Il progetto ha inoltre permesso la realizzazione di una community infermieristica con una piattaforma dedicata per la condivisione idee e progetti e l’attivazione di reti nei territori delle Unità Operative aderenti al progetto attraverso la mappatura dei Servizi territoriali a cui potersi rivolgere in caso di violenza.
“La cultura della non violenza è alla base del progetto IpaziaCCM2021 e sono molto orgogliosa dei risultati ottenuti – sottolinea la dott.ssa Vittoria Doretti, Direttrice UOC Promozione ed Etica della Salute Azienda USL Toscana sud est e Responsabile Rete Regionale Codice Rosa della Regione Toscana -È stato un lungo viaggio, affrontato con tenacia e dedizione dalla squadra di professioniste e professionisti delle sei Regioni coinvolte che hanno messo a frutto il proprio valore professionale per il contrasto alla violenza di genere e sui minori, cuore ed essenza del progetto. La formazione a distanza è stato un altro cardine essenziale di Ipazia CCM2021, insieme all’ascolto, al dialogo e alla partecipazione fondamentale di enti, istituzioni e dei Centri antiviolenza con i quali abbiamo sperimentato modalità sempre più efficaci ed efficienti per rispondere al fenomeno della violenza di genere”.
All’incontro ha partecipato anche il Direttore generale dell’Usl Toscana sud est.
Il progetto ha visto il coinvolgimento di una pluralità di Istituzioni e Aziende Sanitarie: Istituto Superiore di Sanità, Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti ed il contrasto delle malattie della Povertà, Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, ASL del Friuli Occidentale, dell’Umbria 1, di Lecce e di Matera.