Viareggio, alla Libreria Mondadori la presentazione del nuovo libro dello storico militare Niccolò Lucarelli
Le Camicie Nere in Africa 1923-1943 edito da Mursia, una trattazione esaustiva dell’impiego della Milizia in Africa
A cento anni dall’inizio dell’impegno coloniale fascista in Africa, non una data da celebrare bensì una data su cui riflettere, la Libreria Mondadori di Viareggio presenta l’ultimo volume dello storico militare Niccolò Lucarelli, Le Camicie Nere in Africa 1923-1943, pubblicato per i tipi di Mursia.
Adiacente allo storico Caffè Margherita, la Libreria Mondadori, situata sulla passeggiata a mare in Viale Regina Margherita n° 30, è uno dei salotti culturali della città e sempre ospita un vasto cartellone di eventi legati al mondo della lettura. Il volume di Lucarelli sarà presentato venerdì 25 agosto alle ore 18,30, e insieme all’autore interverranno Franco Pocci, cultore di storia militare e presidente di terra di Viareggio, il Professor Marco Lenci, già docente di Storia dell’Africa e di Islamistica presso la facoltà di Lettere dell’Università di Pisa, e lo storico Cesare Calamandrei, autore di numerosi saggi e volumi di storia militare.
Lo studio di Lucarelli ripercorre le vicende della Milizia fascista in Africa, dalle prime operazioni in Cirenaica nel 1923, passando per l’Etiopia e terminando in Tunisia nel maggio del 1943, attraverso le testimonianze dei protagonisti, i bollettini militari, i diari storici dei vari comandi e gli articoli di stampa. I fatti d’armi sono inquadrati dal punto di vista del contesto politico, senza tralasciare quello psicologico e morale; per quest’ultima ragione viene lasciato spazio sia alle voci di quelle Camicie Nere fino all’ultimo convinte della necessità della guerra, sia di quelle che proprio in Africa ebbero i primi dubbi sulla giustezza dell’impresa coloniale e del fascismo tutto. Questo volume è anche una riflessione che prende le mosse dalla nascita della Milizia stessa, per capirne gli scopi e il carattere.
Come spiega l’autore «in Africa, come del resto altrove, il ruolo della Milizia è in chiaroscuro: una forza armata discretamente efficiente ma mai decisiva, anche perché mai impiegata in maniera massiccia, e che non riuscì completamente a operare quella saldatura con l’Esercito tanto auspicata da Mussolini».
Il volume intende quindi essere una trattazione esaustiva dell’impiego della Milizia in Africa, senza tacerne le pagine più buie, inquadrando le vicende nel contesto politico della “guerra fascista”. Perché accanto alle Camicie Nere che commisero crimini sui quali è giustamente arrivata la condanna della storia, ce ne furono altre per le quali l’adesione al Fascismo fu una scelta portata avanti con onestà morale e intellettuale, lontana dalla violenza e dalla tirannia. Come ha notato anche Franco Cardini, per molti di quei Militi la camicia nera fu una sorta di bandiera. Per altri, invece, quella stessa camicia fu una sorta di lasciapassare per commettere nefandi crimini.
Anche le pagine più buie della storia nazionale devono essere conosciute con il necessario spirito critico, e conservarne la memoria può essere d’aiuto rafforzare la coscienza civile di un popolo e far sì che un certo passato non si ripeta.