Via Senese, il ritorno della banda delle pompe
Via Senese, la “banda delle pompe” non conosce vergogna. Dopo solo due giorni dall’ultimo furto ai danni della stazione di servizio Ies da cui i malviventi se ne sono usciti con un gruzzolo di 6mila euro fra sigarette, alcolici e incassi, a togliere il sonno ai benzinai di via Senese torna l’incubo rapine. A farne le spese, per la seconda volta in dieci giorni, l’area di servizio Beyfin dove ieri notte il maltolto ha raggiunto la cifra di 10mila euro.
Un prelievo facile come un self service quello degli habitué di via Senese che non si sono neanche scomodati a cambiare obiettivo. Modalità e target lascerebbero infatti presagire la mano di professionisti, proprio come gli autori dell’infilata di 13 furti con scasso, avvenuti negli ultimi 3 mesi lungo la via.
Stavolta però i malviventi non si sono accontentati di razziare macchinette automatiche e sigarette ma sono andati dritti alla cassa. Intorno alle 2,30 dopo essersi arrampicati sul tetto dell’ufficio dell’area di servizio, probabilmente con l’aiuto di un piccone o un martello pneumatico hanno praticato un buco nel soffitto da cui si sono calati per accedere alla cassa che, una volta dentro, hanno letteralmente smurato dal pavimento impadronendosi degli incassi della giornata.
Non contenti hanno tentato il bis, questa volta, scegliendo come vittima la stazione Esso pochi metri più in là. “Dovevano essere armati per forza di vanghe o martelli pneumatici – spiega Matteo Braccini, titolare dell’area – per sbriciolare cosi il soffitto”. Un’azione violenta e rapida: sono i pochi passi e i colpi sicuri di chi conosce già la strada. “L’idea di fare un cratere in un punto preciso del soffitto – continua – può essere venuta solo a chi ha già visitato le stazioni di servizio e ne conosce ogni angolo. Fatto sta che adesso ci troviamo con un danno che supera il migliaio d’euro”.
Stavolta a metterli in fuga le volanti della Polizia allertate da Marco Ercoli, titolare della stazione adiacente aperta 24 ore su 24 proprio per scoraggiare eventuali rapine, insospettito dai rumori provenienti dal retro dell’edificio. Un modus operandi che lascia intravedere una “filiera corta del crimine” che nasce e finisce proprio lungo via Senese.
“La scorsa settimana – racconta Francesco Murgia, titolare dell’autolavaggio a fianco del luogo del reato – sono stati rubati attrezzi come picconi, pale e vanghe dal cimitero Evangelico all’incrocio con via Podestà. Da quel giorno i furti si sono fatti più frequenti e violenti”. Un’escalation di successi a cui i malviventi dopo l’ultimo bottino hanno brindato, facendo man bassa dell’alcol presente nel locale. Su ogni luogo del reato escluso l’ultimo, la presenza di mozziconi di sigaretta di marca provenienti dall’Europa dell’est. E intanto il malloppo sottratto complessivamente nei colpi andati a segno sale a 66mila euro.
“Ormai ci hanno preso per dei bancomat – commenta Braccini – da cui prelevare a loro piacimento, serve maggiore sicurezza visto che questa zona dopo le una di notte diventa terra per le scorribande di questi ‘signori’”. Anche se l’idea di un’unica mano dietro ai colpi è solo un’ipotesi, l’unica certezza è che gli obiettivi rimangono sempre le 5 aree di servizio capaci di garantire ai predoni della notte facili via di fuga e la possibilità di agire indisturbati.
Un’emergenza che ora si trasforma nella rabbia di residenti e commercianti del tratto battuto palmo a palmo dai banditi. “Non tira un’aria buona – conclude – le persone sono esasperate e stanno iniziando ad organizzarsi per sorvegliare costantemente la zona”.