Vaccino Covid, cresce il numero degli hub aziendali per terza dose
E’ in pieno svolgimento la campagna vaccinale della Toscana, che punta ad aumentare la già ragguardevole platea dei vaccinati con terza dose. Il prossimo lunedì 10 gennaio apriranno tre hub aziendali per la somministrazione della dose booster: Eli Lilly a Sesto Fiorentino, Confindustria Toscana Nord a Montecarlo-Lucca, Solvay a Rosignano in provincia di Livorno. Lunedì 17 gennaio inizierà le vaccinazioni anche Società Autostrade con hub presso la Chiesa di San Giovanni Battista (Uscita A1 – Firenze Nord). Società Autostrade non vaccinerà solo i propri dipendenti, ma anche 160 cittadini toscani al giorno, che potranno prenotare la vaccinazione sul portale https://prenotavaccino.sanita.toscana.it/#/home. Lo scorso dicembre era stato attivato l’hub di Confindustria Pisa a Ospedaletto.
“Ringrazio le aziende e le associazioni di categoria toscane di questa disponibilità, che contribuisce ad accelerare la campagna di somministrazione dei richiami, che è tra i nostri obiettivi di contrasto al Covid, vista la circolazione del virus nella popolazione – commenta il presidente Eugenio Giani -. Questo ulteriore canale di vaccinazione ci consente di raggiungere più persone possibili e di mantenere alta la protezione di quelle già vaccinate con ciclo completo. Anche se siamo tra le Regioni che hanno somministrato più terze dosi in Italia, il virus corre e noi dobbiamo contrastarlo con ogni mezzo”.
“Ringrazio queste realtà produttive, che ci aiutano a ottenere i massimi risultati possibili – fa sapere l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini – e auspico che il numero degli hub vaccinali aziendali possa crescere ancora. La loro disponibilità testimonia responsabilità sociale e attenzione in un periodo in cui la variante Omicron si diffonde a ritmi esponenziali nella popolazione. Questa nuova variante, estremamente contagiosa, non va sottovalutata. È importante vaccinarsi, come mostrano i dati, soprattutto per contrastare le forme severe della malattia, i ricoveri in terapia intensiva e i decessi. Fondamentale è anche rispettare tutte le misure di prevenzione, individuale e collettiva”.