TURISMO – I tedeschi abbandonano la Toscana per l’Istria
FIRENZE – La Toscana comincia a fare acqua anche nel turismo. Non è bastata la crisi che ha messo in ginocchio l’impianto economico toscano, fatto di piccole e medie imprese. Adesso, alcuni tedeschi, popolazione da sempre attratta dalla nostra terra, hanno deciso di guardare altrove, più precisamente all’Istria (nella foto in basso, una veduta aerea di Pola). A darne notizia è stato il celebre quotidiano di Trieste, Il Piccolo, che in un pezzo a firma Andrea Marsanich ha riportato le parti principali di un articolo della Bild Zeitung, “che vanta 5 milioni di lettori”, che loda l’Istria ai danni della nostra terra.
«Altro che Toscana! È l’Istria la vera hit delle vacanze di quest’anno», chiosa il giornale tedesco che ricorda che l’Istria croata, neoentrata in Unione Europea, non è ancora troppo cara. Come ammette Marsanich, nel leggere la descrizione del cronista tedesco Von Blacky Neubauer sembra di vedere con gli occhi l’Italia. E, soprattutto, la Toscana. Ma il riferimento ai «paesaggi collinari da sogno, località romantiche, cittadine molto pittoresche, specialità gastronomiche di prima qualità, eccellenti vini, fantastiche spiagge e anche tartufi, festival ed eventi» non è alla nostra amata terra, ma al nuovo che avanza, quell’Istria che si sta sempre più sviluppando ed entrando veementemente sul mercato turistico marittimo.
Ma Neubauer infila ancora di più il coltello nella piaga: «perché andare in Italia quando a prezzi minori e accessibili, la Toscana la si può trovare nell’Adriatico settentrionale?». Che l’Istria sia un posto molto bello non c’è ombra di dubbio. Che sia tenuto molto meglio della Toscana pure. Che sia molto più economico anche. Ma, ora, anche se l’Istria è volgarmente definita la Toscana croata, dire che “la Toscana la si può trovare in Istria”, ci scusi l’autorevole Bild, è come bestemmiare sull’altare. Ci dispiace per Neubauer, ma la Toscana è una terra unica, con i suoi alti e i suoi bassi, e non è paragonabile a nessun’altra zona di questo mondo. Se poi Neubauer preferisce l’Istria, che ci vada e ci rimanga. Resta il fatto, comunque, che in assenza di politiche mirate sul turismo e sul suo indotto e senza politiche antidegrado, la Toscana rischierà di perdere il proprio fascino, almeno nelle città d’arte e marittime. Anche perché il paesaggio rimane. Basta solo saperlo mantenere.