SIENA – Taxi: nessun rialzo delle tariffe, i tassisti si sobbarcheranno l’inflazione

Un inverno duro come non se ne ricordano a memoria d’uomo, quello appena passato, per i tassisti senesi. Non per il clima, invero anche abbastanza mite, quanto piuttosto per il crollo dell’utenza.

Vuoi per la crisi economica mondiale, vuoi per il calo del turismo, vuoi perché l’immagine e il sistema economico della città è stato ancor più affossato dallo scandalo Monte dei Paschi, di auto pubbliche all’ombra della Torre del Mangia se ne sono prese davvero poche.

Ma gli operatori del settore non ci stanno a passare un’altra stagione fermi nei parcheggi e per incentivare l’uso del taxi annunciano che non vi sarà il consueto rincaro annuale, che nient’altro era che l’adeguamento delle tariffe all’inflazione rilevata dall’Istat .

Dichiara in una nota il Cotas (Consorzio Tassisti Senesi):

” I mesi in cui il gettito del turismo viene a mancare sono divenuti molto complicati da sbarcare per i tassisti senesi, con una stagionalità del lavoro che si è accentuata come mai prima d’ora, tanto che anche qualche euro in più in fondo al mese (soprattutto in quei mesi) può essere molto importante. Tuttavia, preso atto di una situazione in cui davvero sembra sia arrivato il momento di stringere i denti e fare fronte comune, il consorzio Cotas ha deciso di fare a meno di questa seppur lieve, ma utile parte di reddito legata all’inflazione”

Basterà a rilanciare l’uso delle auto (ormai non più) gialle?

“Ci auguriamo che sia un gesto gradito a tutti, cittadini e turisti, ma soprattutto alle fasce più deboli degli utenti a cui il taxi è necessario, come gli anziani o tutti coloro che lo usano per reale bisogno per recarsi in ospedale. L’intento è quello di dare un segnale alla città della volontà di questa categoria che prova a guardare oltre i propri interessi verso quelli degli utenti e della comunità tutta, nello spirito più autentico di un servizio di pubblica utilità qual’è il taxi” auspicano dal Cotas e sottolineano: “…un servizio di pubblica utilità, ancorché gestito da imprese private su licenza comunale e senza alcun sussidio pubblico“.

Sarebbe forse il caso i prevedere degli sgravi fiscali per la categoria?

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