SIENA – Secondo la lista ‘Siena Rinasce’ il PD continua con la commedia
Le dichiarazioni di appoggio di Ceccuzzi a Valentini confermano quello che era anche sin troppo facile immaginare, ovvero che l’accordo tra i due esiste fin dal giorno in cui Ceccuzzi, coinvolto nelle indagini relative al fallimento del pastificio Amato, fu costretto a ritirare la propria candidatura.
Lo scontro per la partecipazione alle primarie 1.0 (quelle vinte da Ceccuzzi) si inquadra nella contrapposizione a livello nazionale tra Renzi e Bersani, quando il PD di Siena scelse di fare la parte in commedia dividendosi tra i due, in modo da risultare comunque con il vincitore e senza mettere in discussione il ruolo di Ceccuzzi candidato sindaco. La successiva vicenda del ritiro di Ceccuzzi e del rientro in pista del rottamatore Valentini è stata una commedia dove, per salvare la faccia, si sono bruciati un po’ di finti candidati, salvo poi improvvisamente optare per le primarie 2.0 con due soli candidati di cui uno, il Mugnaioli, ha evitato di fare campagna elettorale assumendo fin da subito il ruolo di secondo.
Dopo il trionfo delle primarie farsa, Valentini guida ceccuzzianamente un partito ed una squadra con gli stessi uomini di Ceccuzzi e addirittura con lo stesso programma, salvo l’aggiunta di un pò di vaghezza e di fascino piacione, che gli permettono di prendere le distanze dai disastri operati dal PD nel territorio senese, senza però prendere le distanze dal partito stesso e soprattutto da quel connubio di poteri e di intrighi, di cui Mussari e Ceccuzzi hanno rappresentato solo la punta dell’iceberg.
Con le dichiarazioni di Ceccuzzi, presente all’ultima direzione comunale del PD, che appoggia Valentini e ribadisce anche i punti del proprio programma, ripetuti subito dopo in parte dal candidato ceccuzziano-renziano Simone Vigni, si chiarisce come le primarie 2.0 non siano state altro che una sceneggiata “salernitana”.
fonte: candidati del Movimento Civico Senese nella lista Siena Rinasce