Sci: la Conferenza delle Regioni approva linee guida anti-Covid
Fin quando la Toscana sarà in zona rossa, anche se la prima neve ha già fatto la comparsa, spostarsi per andare a sciare sarà impossibile: ogni attività amatoriale è infatti sospesa.
Anche nelle zone gialle e arancioni al momento però non era possibile sciare in attesa di linee guida: lo prevedeva il decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome le ha approvate. Il documento dovrà adesso essere sottoposto al Governo e al Comitato tecnico scientifico
“Faremo di tutto, una volta ricollocati in zona arancione o gialla – commenta l’assessore al turismo della Toscana, Leonardo Marras – per far ripartire in totale sicurezza gli impianti del comprensorio dell’Abetone e della Val di Luce sull’Appennino tosco-emiliano, quelli del comprensorio amiatino e quelli in Lunigiana”. “Quanto al prossimo Dpcm atteso per il 4 dicembre -. aggiunge – , qualora il Governo intenda adottare nuove misure più restrittive auspichiamo, come Regioni e tutte assieme, che queste siano oggetto prima di un confronto”.
Le regole per la settimana bianca anti-Covid licenziate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome prevedono mascherina chirurgica obbligatoria per tutti gli sciatori – meglio se indossata sotto lo scaldacollo -, presenze in funivie e cabinovie ridotte alla metà della capienza massima possibile (che potrà rimanere tale solo sulle seggiovie), tetto di skipass giornalieri per tenere sotto controllo le presenze ed acquisto on line dei biglietti. Attenzione è stata posta anche allo svago vicino e lontano dalle piste: così, una volta tolti gli scarponi da sci, aperitivi ed happy hour nei locali saranno possibili solo con posti a sedere e nel rispetto delle misure di sicurezza che riguardano bar e ristoranti.
Mentre ci si avvicina agli impianti di risalita si dovrà inoltre sempre rispettare la distanza di un metro tra le persone: anche tra conviventi e congiunti dello stesso nucleo familiare, salvo i bambini al di sotto di un metro e 25 centimetri o i non vedenti che hanno bisogno chiaramente di essere accompagnati. I gestori dovranno dunque organizzarsi per gestire flussi e code. Solo nel caso di temporali od altri eventi atmosferici eccezionali, sarà consentito l’uso degli impianti a pieno carico per la discesa a valle, per scongiurare assembramenti nelle stazioni a monte.