Notte della Cultura, la Toscana milioni di anni fa al Gamps di Scandicci
SCANDICCI (Firenze) – Il 17 maggio è la “Notte della Cultura” e moltissimi musei resteranno aperti anche in Toscana. La nostra terra, si sa, è la culla del Rinascimento. Per contare le città d’arte nella nostra regione servirebbe un pallottoliere, ma la Toscana non è solo Medioevo o Rinascimento. La Toscana è anche molto di più. C’è la Toscana degli antichi Romani, così come quella degli Etruschi.
Ma c’è anche un’altra Toscana, quella di milioni di anni fa, che è possibile visitare presso il Museo Geopaleontologico di Scandicci, meglio noto come Gamps. Varcando la porta del Gamps si torna indietro di alcuni milioni di anni, quando gran parte del territorio toscano era coperto dalle acque di quello che gli antichi Romani avrebbero poi chiamato Mare Nostrum. Per questo il presidente Simone Casati e il suo staff da anni riescono a recuperare fossili marini nell’entroterra toscano, come per esempio nel senese. A Castelnuovo Berardenga, per esempio, fu rinvenuto il fossile un cucciolo di foca, mentre a Lucciolabella di Pienza, sempre nel senese, fu ritrovato un delfino risalente a quattro milioni di anni fa. Non solo foche e delfini, ma anche denti di squali, una balena rinvenuta a Castelfiorentino, nell’empolese, e un sirenio fossile.
Il Gamps rimarrà aperto sabato 17 maggio dalle ore 20 alle 23.30 e l’ingresso sarà completamente gratuito. L’indirizzo è piazza Vittorio Veneto 1 nella frazione di Badia a Settimo a Scandicci, in provincia di Firenze.