Medaglia d’oro alla Protezione civile nazionale, Giani: “Premio anche per la Cross di Pistoia”

E’ stato invitato ed interverrà anche Piero Paolini, direttore della centrale Cross toscana a Pistoia, alla cerimonia al Quirinale in programma il prossimo 11 ottobre quando il presidente della Repubblica Mattarella conferirà la medaglia d’oro al valor civile al Dipartimento nazionale della Protezione civile per l’attività svolta per oltre due anni durante l’emergenza Covid. “Questo invito – commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani – è un riconoscimento per tutte le donne e gli uomini della Centrale remota operazioni soccorso sanitario, la Cross appunto, che ha sede a Pistoia e quindi per la Toscana stessa. L’attività svolta dalla Cross ha rappresentato infatti un indubbio valore aggiunto”.

La Cross di Pistoia è una struttura di eccellenza, che opera dal 2016 per conto del Dipartimento nazionale di Protezione Civile: una delle due uniche strutture del genere presenti in Italia (l’altra è a Torino) e che operano a livello nazionale ed internazionale. Professionisti abituati a lavorare a testa bassa.

Nel periodo più complicato della pandemia ha trasportato 116 pazienti Covid dalle terapie intensive della Lombardia verso la Germania e il il resto d’Italia: altri ventisette, nella seconda fase dell’emergenza,  dal Molise. Ha gestito a Piombino, allestendo un ospedale da campo mobile, i contagi a bordo di una nave con oltre mille imbarcati.

Al di fuori delle attività connesse alla pandemia, negli ultimi due anni e mezzo, dal 2020 ad oggi, la Cross di Pistoia ha garantito il trasferimento di 236 pazienti ucraini dalla Polonia: trentasette diverse missioni, in gran parte bambini e malati oncologici che, per via della guerra, non potevano più essere curati nel loro paese. Altre sette persone in gravi condizioni sono state trasportate dalla Libia con due voli aerei (uno dell’Aeonautica militare italiana e l’altro del governo libico). Un’attività praticamente senza soluzione di continuità. L’anno prima, nel 2019, era intervenuta in Albania per il terremoto e lo stesso ha fatto più di recente in Turchia, chiamata a coordinare le squadre sanitarie per la ricerca delle persone rimaste intrappolate nelle macerie.

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