LUCCA – Piccoli animali selvatici abbandonati, da oggi se ne occupa Anpana
L'amministrazione comunale ha firmato una convenzione che consentirà ai volontari dell'associazione lucchese di recuperarli e trasferirli al Cruma di Livorno.
La sezione di Lucca dell’Anpana si occuperà d’ora in poi del recupero di uccellini appena nati, covate e piccoli mammiferi abbandonati e ritrovati sul territorio comunale.
L’amministrazione ha infatti firmato una convenzione con l’Associazione nazionale protezione animali natura ambiente, sulla base delle disposizioni fornite dalla Regione Toscana in materia.
Da oggi, quindi, chi trova piccoli mammiferi o uccellini abbandonati sul territorio del comune di Lucca, potrà contattare direttamente il numero attivo h24 di Anpana Lucca (366/2780347). Entro le 24 ore successive al ritrovamento, i volontari addestrati e muniti di tutte le attrezzature e mezzi idonei -compreso un mezzo soccorso- effettueranno il recupero e il trasferimento degli animali al Cruma (Centro Recupero Uccelli Marini Acquatici) di Livorno, dove saranno visitati, curati e, una volta svezzati, rimessi in libertà.
“Fino ad ora i Comuni tutelavano principalmente gli animali cosiddetti d’affezione, in particolare i cani e i gatti – spiega l’assessore all’ambiente Francesco Raspini – . Adesso, grazie ai volontari dell’Anpana, che sono molto sensibili in questo ambito e adeguatamente preparati, andremo ad occuparci anche degli animali selvatici. Per fare ciò sarà tuttavia fondamentale la collaborazione di tutti i cittadini, che invitiamo a segnalare prontamente al numero unico, attivo 24 ore al giorno, eventuali avvistamenti sul territorio comunale”.
Anche il Presidente Anpana Lucca, Angelo Bertocchini, si dice soddisfatto di questa convenzione. “Dopo i Comuni di Lucca, Capannori e Porcari – afferma – ci auguriamo che anche i Comuni di Altopascio e Montecarlo si adeguino a quanto disposto dalla Regione Toscana, così da poter coprire la piana lucchese con questo servizio di recupero e soccorso pulli, covate e piccoli mammiferi orfani”.