CALCIO – La Fiorentina fa viola la Juventus
FIRENZE – La Fiorentina prende a cazzotti la Juventus e vola nelle parti alte della classifica. I viola di Montella, messi alle corde per un’ora dai bianconeri, hanno saputo reagire e a suon di colpi hanno messo ko gli uomini di Conte vincendo per 4-2. Merito di una grande squadra che non si è mai data per vinta e che ha saputo soffrire e merito di un Pepito Rossi che alla fine si è portato a casa il pallone, avendo siglato una favolosa tripletta (la prima in serie A).
Al 40′ del primo tempo, con la Juventus avanti 2-0, molti tifosi della Fiorentina hanno rivisto i fantasmi di due stagioni fa, quando la Vecchia Signora vinse addirittura 5-0. Ma, questa volta, i bianconeri non sono cinici e, al contrario, dimostrano ancora una volta di avere molti problemi in attacco, con un Fernando Llorente lontanissimo parente dell’ariete che ha dato tante soddisfazioni ai tifosi dell’Athletic Bilbao. Troppi gli errori davanti a Neto sul 2-0, troppe volte gli ospiti hanno sbagliato il gol del 3-0 che avrebbe definitivamente chiuso il match. Galvanizzata dagli errori sotto porta della Juventus e dalle parate di un Neto stavolta convincente, gli uomini di Montella, grazie anche all’ingresso di un Joaquin finalmente decisivo, hanno cominciato a bombardare Buffon. E per la Juventus non c’è stato più nulla da fare.
Nel primo tempo, la Fiorentina mantiene il possesso palla, ma è la Juventus a rendersi maggiormente pericolosa con Tévez e Marchisio che mettono in apprensione la difesa viola. Al 15′ Aquilani commette un brutto fallo su Bonucci beccandosi un giallo, rischiando di vedersi sventolare il rosso diretto. Poi, al 22′ si fa male Ambrosini e la Juventus comincia a guadagnare metri. Al 35′ Tévez, toccato in area, cade con qualche secondo di ritardo. Il rigore c’è (ingenuo Gonzalo Rodriguez che tocca da dietro il numero 10 bianconero), ma l’Apache accentua notevolmente la caduta. Rizzoli non ha dubbi e l’argentino spiazza Neto. La difesa viola va in bambola e un’incomprensione tra Neto e Cuadrado permette a Pogba, preferito a Vidal, di raddoppiare cinque minuti dopo. Giocatori juventini che esultano con la mitraglia, come un certo Gabriel Omar Batistuta. Sembra finita per la Fiorentina.
Nella ripresa, la Juventus prova a chiudere la partita grazie a una difesa viola davvero in bambola. Prima Marchisio spreca tutto solo davanti a Neto sparando addosso al portiere brasiliano. Poi Chiellini incorna da pochi passi nelle braccia di Neto. Dopo una traversa di Pirlo su punizione (deviata dalla barriera e dal portiere fiorentino), è Asamoah a sparacchiare centralmente una buonissima occasione. Al 21′ la svolta. Rizzoli concede un rigore molto generoso alla Fiorentina per un intervento di Asamoah su Mati Fernandez. Rossi ringrazia e non sbaglia, riaccendendo le speranze della Fiorentina che, sospinta da un ottimo pubblico, trova il pareggio dieci minuti più tardi ancora con Pepito, con Buffon che si fa sorprendere dal diagonale di sinistro dell’attaccante ex Villarreal.
La Juventus è all’angolo e la Fiorentina si avventa sull’avversaria come un lupo famelico su una pecorella smarrita. Al 33′ è Joaquin a far esplodere l’Artemio Franchi con Rossi che chiude definitivamente i conti a nove minuti dalla fine segnando una tripletta da fantascienza in una giornata da sogno per la Fiorentina e tutta Firenze.
LA CHIAVE DELLA PARTITA – Al di là del rigore fischiato al 66′ da Rizzoli, la vera chiave della partita è stata l’ingresso di Joaquin. Il centrocampista andaluso col suo peso ha messo in forte apprensione la difesa bianconera, siglando il gol del 3-2 in un momento in cui la Viola andava a mille e la Juve era in ginocchio.
CHI SALE – A parte Joaquin, il match winner Rossi si merita la palma di migliore in campo. Oltre ai tre gol, non si è mai dato per vinto e, come il generale Giap, si avventa su una Juventus avviata alla vittoria e regala tre punti insperati alla Fiorentina. Pepito ha segnato la prima tripletta in serie A proprio nella giornata più importante per i tifosi della Fiorentina, ma anche per il rilancio dei Viola negli alti quartieri della serie A. E con un Rossi così, in chiave Mondiali ne vedremo delle belle.
CHI SCENDE – Buffon e la difesa della Juventus. Sono ormai lontani i tempi in cui il portiere originario di Carrara era considerato il migliore del mondo. Adesso, Gianluigi Buffon potrebbe benissimo diventare un nuovo “dipendente” dell’Inps, chiedendo il pensionamento anticipato. Poi, con un portiere che non dà sicurezza, anche la difesa comincia a non capire più nulla. Ed il problema non riguarda solo la squadra di Torino, bensì anche la Nazionale visto che Cesare Prandelli si ostina a puntare sull’intera retroguardia juventina.