Florence Biennale, all’architetto spagnolo Calatrava il “Premio Leonardo da Vinci” alla carriera
Dopo il fotografo americano David LaChapelle annunciato lo scorso aprile, sarà l’architetto, artista e ingegnere Santiago Calatrava – nato nel 1951 a Valencia, in Spagna – il secondo Premiato alla Carriera della “XIV Florence Biennale. Esposizione internazionale di arte contemporanea e design”, che si svolgerà alla Fortezza da Basso di Firenze dal 14 al 22 ottobre 2023.
A Calatrava sarà conferito il Premio “Leonardo da Vinci” alla Carriera per il Design con la seguente motivazione: «Il Premio è il tributo di Florence Biennale a uno degli architetti più influenti del nostro tempo e il riconoscimento della sua audace sperimentazione, del suo straordinario talento e della sua ingegnosa capacità di combinare architettura e arte in progetti concepiti e realizzati in armonia con la natura e orientati verso gli ideali di bellezza».
In occasione della XIV Florence Biennale, il cui tema è I Am You – Individual and Collective Identities in Contemporary Art and Design, in qualità di Ospite d’Onore Calatrava avrà uno spazio espositivo dedicato all’interno del Padiglione Cavaniglia, a 23 anni dalla sua ultima esposizione fiorentina, nel 2000 a Palazzo Strozzi.
Inoltre, durante la sua cerimonia di premiazione alla XIV Florence Biennale, prevista per il 19 ottobre nell’area teatro del Padiglione Spadolini della Fortezza da Basso e aperta al pubblico, Calatrava terrà un discorso che sin d’ora si preannuncia molto atteso.
Tra i più influenti architetti degli ultimi cinquant’anni, Calatrava è protagonista di un’architettura rispettosa delle forze che attraversano le realizzazioni, talora concepite con coraggiose soluzioni formali. L’architetto spagnolo ha realizzato ponti, infrastrutture, centri congressuali ed espositivi nell’arco di una carriera costellata di grandi successi, non solo come architetto, ma anche come artista capace di esprimersi attraverso diversi linguaggi, tra cui il disegno e la scultura.
Breve biografia
Completati gli studi, nel 1981 ha aperto il suo primo studio a Zurigo occupandosi di piccoli incarichi di ingegneria. Ha iniziato anche a partecipare a concorsi e nel 1983 ha vinto la sua prima proposta per la progettazione e la costruzione della stazione ferroviaria di Stadelhofen a Zurigo. Nel 1984, Calatrava ha progettato il Ponte Bach de Roda a Barcellona. Questo è stato il primo dei progetti di ponti che hanno consolidato la sua fama internazionale. Tra gli altri ponti di rilievo che seguirono ci sono il Ponte Alamillo e il Viadotto Cartuja, commissionati per l’Esposizione Universale di Siviglia (1987-1992); la Passerella di Campo Volantín a Bilbao (1990-1997); il Ponte Alameda e la Stazione della Metropolitana di Valencia (1991-1995). Altri progetti pubblici di grandi dimensioni della fine degli anni ’80 e degli anni ’90 sono il BCE Place: Galleria & Heritage Square a Toronto (1987-1992) e la stazione ferroviaria Oriente a Lisbona (1993-1998), commissionata per l’Expo ’98.
Calatrava ha aperto la seconda sede del suo studio a Parigi nel 1989, mentre lavorava alla Stazione aeroportuale di Lione Saint-Exupéry (1989-1994). Nel 1991 ha vinto un concorso a Valencia per un grande complesso culturale e di intervento urbano – la Città delle Arti e delle Scienze, un complesso di 86 acri di strutture artistiche, un museo della scienza, un planetario, un teatro dell’opera, l’Ágora, due ponti e giardini – e ha iniziato a lavorare in Spagna. Il suo progetto ha cambiato il volto di un’area molto sottosviluppata e degradata di Valencia.
Nel 2004, dopo il primo edificio realizzato negli Stati Uniti – l’ampliamento del Milwaukee Art Museum nel 1994 – Calatrava ha aperto un ufficio a New York. Altri progetti negli Stati Uniti includono il Sundial Bridge a Redding, California (il suo primo ponte negli Stati Uniti), i ponti sul Trinity River a Dallas, Texas, e il World Trade Center Transportation Hub a New York. Tra gli incarichi successivi negli Stati Uniti figurano il primo edificio del nuovo campus della Florida Polytechnic University a Lakeland e la chiesa greco-ortodossa di San Nicola presso il World Trade Center di New York.
Tra i progetti realizzati a partire dal 2000 si annoverano: Sondica Airport, Bilbao (2000); Pont de l’Europe, Orléans (2000); Bodegas Ysios Winery, Laguardia (2001); Puente de la Mujer, Buenos Aires (2001); James Joyce Bridge, Dublino (2003); Auditorio de Tenerife, Santa Cruz (2003); Tre ponti sull’Hoofdvaart, Hoofdoorp (2004); Complesso sportivo olimpico di Atene (2004); Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Zurigo (2004); Turning Torso Tower, Malmö (2005); Ponte di Petah Tikva (2006); Palau de les Arts Reina Sofía, Città delle Arti e delle Scienze di Valencia (2006); tre ponti a Reggio Emilia (2007); Bridge of Strings – LRT Bridge, Gerusalemme (2008); Quarto Ponte sul Canal Grande, Venezia (2008); l’Assut de l’Or Bridge, Valencia (2008); Liège-Guillemins TGV Railway Station (2009); Samuel Beckett Bridge, Dublino (2009); New York City Ballet Collaboration (2010), Palacio de Congresos, Oviedo (2011); Calgary’s Peace Bridge (2012); Margaret Hunt Hill Bridge, Dallas (2012); Stazione Mediopadana, Reggio Emilia (2013); Museum of Tomorrow, Rio de Janeiro (2015) e World Trade Center Transportation Hub, New York (2017).
Tra gli altri progetti in altre parti del mondo ricordiamo il Margaret McDermott Bridge, Dallas; la Città dello Sport, il Rettorato e il Piano Regolatore del Campus dell’Università Roma II a Tor Vergata, Roma; Marina d’Arechi, Salerno; Yuan Ze University Performing Arts Center, Arts and Design School e Y. Z. Hsu Memorial Hall, Taipei; la stazione ferroviaria Gare de Mons a Mons; la chiesa greco-ortodossa di San Nicola a New York; il padiglione degli Emirati Arabi Uniti all’Expo 2020, Dubai; la Dubai Creek Tower, a Dubai; il Peninsula Place di Londra, Regno Unito; la Kreuzbühlstrasse di Zurigo e il masterplan dello Sharq Crossing a Doha, Qatar – tre ponti interconnessi, di lunghezza compresa tra 600 e 1.310 metri, che collegano otto chilometri di tunnel sottomarini.
Altri progetti di spicco in Medio Oriente sono il Padiglione degli Emirati Arabi Uniti e il Padiglione del Qatar per l’Expo 2020 Dubai; l’Ambasciata degli Emirati Arabi Uniti a Pechino, in Cina, e la sede centrale della Sohar Bank International a Muscat, in Oman, tutti progetti dal design innovativo.