Firenze, Tavola Latina: la città celebra la cucina sudamericana con tre giorni di eventi

In scena dal 22 al 24 la seconda edizione dell'evento: cene, talk show e degustazioni, con un focus speciale sulle carni argentine nella città patria della bistecca con l'osso

Tavola Latina raddoppia, anzi triplica. Dopo il successo dell’edizione inaugurale, il secondo appuntamento con la kermesse cultural-gastronomica dedicata alle cucine sudamericane e alle loro diverse declinazioni si fa in tre, passando da una a tre giornate.

L’appuntamento guidato da Giacomo Iacobellis e ideato da un team di giornalisti e patrocinato dalla Regione Toscana e dal Comune di Firenze va in scena da lunedì 22 a mercoledì 24 maggio a Firenze, coinvolgendo una serie di locali in giro per la città che ospiteranno i diversi momenti. Se il focus della prima edizione era stato il ceviche, quest’anno Tavola Latina porrà sotto i riflettori la carne, dando spazio alla grande pluralità di preparazioni – dall’asado alla picanha fino alle empanadas – ormai entrate nell’immaginario collettivo come patrimonio gastronomico dei Paesi latini.

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E così nella città della bistecca alla Fiorentina si celebrano i tagli di carne più amati in Sudamerica con una serie di approfondimenti tematici: si parte con l’Opening party di lunedì 22, al The Lodge Club (viale Poggi, 1) che vedrà cinque chef vocati alla carne – tra cui gli italiani Nicholas Duonnolo e Lilio Di Camillo, il venezuelano Olivier Betancourt, i peruviani Francys Salazar e Pablo Gucic Ferrer – cimentarsi con altrettanti tagli forniti dal guru della macelleria Alessandro Soderi, insieme ai gelati di Cinzia Otri ispirati al Sud America, il cioccolato venezuelano Noalya, il Ron Millonario e l’innovativo “Panettone dei due mondi” realizzato dal pastry chef David Bedu (Pank) con il cioccolato Noalya e il mate argentino, in abbinamento al liquore Yerbito.

area jungle The Lodge
Area jungle The Lodge

Il secondo giorno andrà in scena il barbecue in stile argentino realizzato nel giardino dell’Harry’s Bar The Garden, con l’asado del maestro di braci Fernando Kelm (Trattoria Argentina a Refrontolo, nel trevigiano) accompagnato dai cocktail preparati dal figlio – il noto bartender Lucas Kelm – con i distillati Schiavo e dal tradizionale “Fernandito”, la bevanda più popolare nel Paese di Maradona. Nel pomeriggio, invece, la corte del The Social Hub ospiterà un talk show sulle differenze tra carni toscane e argentine che vedrà confrontarsi Alessandro Soderi e Fernando Kelm, le case histories dei titolari di Noalya e Yerbito – imprenditori toscani che hanno conquistato il Sud America – e infine un dibattito sugli allevamenti intensivi, con allevatori, chef e macellai, moderato dalla giornalista Lavinia Martini. A seguire, aperitivo con special guest il team sudamericano del cocktail bar “Azotea” di Torino, recentemente premiato da Identità Golose. In serata, la Trattoria dall’Oste ospiterà una cena a cavallo tra i due mondi: carni fiorentine con vini argentini, e viceversa, con i fratelli Andrea e Paolo Gori (Da Burde) come guest della serata.

La terza giornata di Tavola Latina 2023 vedrà un approfondimento sulla poco conosciuta cucina Chifa, che unisce le tradizioni peruviane a quelle cinesi: i ristoranti Il gusto di Xin Ge e Sevi vedranno i padroni di casa Xinge Liu e Francys Salazar confrontarsi ai fornelli in una experience tra i due Paesi. Nel pomeriggio, invece, alla Ménagère in scena una degustazione combinata di sigari sudamericani, rum peruviano e cioccolato venezuelano – guidata da Enrico Nocentini, Maurizio Andreani e Alessio Tessieri – seguito da un focus condotto da Federico S. Bellanca sulla storia del cocktail “Bullshot” (realizzato con vodka Altamura Distilleries e brodo di carne) che vedrà la partecipazione dello chef stellato Juan Camilo Quintero e della chef toscana Luisanna Messeri. La kermesse si chiuderà con una cena brasiliana – guest il campione mondiale di brasilian sushi, Pablo Francisco De Jesus e il resident chef Nertil Prroni – allestita sulla terrazza “segreta” dell’hotel La Scaletta.

“Anche quest’anno abbiamo voluto tessere un filo ideale tra la cucina toscana e quelle sudamericane – spiega Giacomo Iacobellis, tra i più autorevoli conoscitori della gastronomia latina in Italia – coinvolgendo sia addetti ai lavori che appassionati alla scoperta di materie prime e preparazioni a prima vista così lontane dal nostro quotidiano”.

 

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