FIRENZE – Si è chiusa la Quarta Edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile

Si è chiusa oggi a Firenze, Palazzo Vecchio, la Quarta Edizione (16-18 settembre 2022) del “Festival Nazionale dell’Economia Civile, In buona compagnia, per cercare, ricostruire e fare pace.  Il Festival è concepito non come un evento isolato, ma come tappa di un processo e di un percorso attraverso gli “ambasciatori dell’economia civile” e le trasformazioni culturali sui territori; la tre giorni di Firenze è l’appuntamento annuale dove ritrovarsi e consolidare relazioni, creare prospettive e opportunità di sviluppo.

Tanti gli ospiti che si sono susseguiti nei vari panel, tra cui Enrico Giovannini, Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili; Elena Bonetti, Ministra per le pari opportunità e la famiglia; Giuliano Amato, Presidente Corte Costituzionale; Matteo Maria Zuppi, Presidente Conferenza Episcopale Italiana; D’Almeida Myriam Dossou, Ministra delle politiche e dell’impiego giovanile del Togo; Jeffrey Sachs, Presidente del Sustainable Development Solutions Network (da remoto); Stefano Scarpetta, Direttore per l’Occupazione, il Lavoro e gli Affari Sociali dell’OCSE, Fabrizio Barca, Coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità;  Dario Nardella, Sindaco del Comune di Firenze; Elena Granata, Vicepresidente SEC Scuola di Economia Civile; Stefano Zamagni, Professore di Economia Politica, Università degli Studi di Bologna e Adjunct Professor of International Political Economy alla Johns Hopkins University, Bologna Center e Luciana Castellina (Presidente onoraria ARCI).

Chiudendo la tre giorni fiorentina Leonardo Becchetti, Direttore del Festival Nazionale dell’Economia Civile e Cofondatore di NeXt Nuova Economia per Tutti ha sottolineato che “L’economia civile ci insegna che di fronte ai tanti shock globali che ormai fanno parte della nostra vita (guerra, emergenza climatica, pandemie,) e le loro conseguenze economiche sulle nostre vite non siamo soli e non possiamo essere soli. Facendo squadra e “in buona compagnia” possiamo reagire e trovare risposte. Le buone pratiche ambasciatrici del Festival ci insegnano che le famiglie che si uniscono in comunità energetiche e gli imprenditori generativi che decidono di autoprodurre energia rinnovabile trasformano una bolletta esorbitante in una risorsa e in una fonte di reddito. Le imprese che fanno inclusione sociale trovano in questo una feroce fonte di significato che alimenta la loro produttività e competitività. La comunità del Festival Nazionale dell’Economia Civile – incoraggiata dai protagonisti incontrati in questa edizione (Enrico Giovannini, Giuliano Amato, il cardinale Matteo Maria Zuppi, Jeffrey Sachs tra gli altri) si fa e si farà politica dialogando con i candidati e i partiti per portare a casa risultati che creano progresso civile. Inclusione, cittadinanza attiva, co-progettazione sono le linee guida per un nuovo rapporto che da sale alla democrazia dove gli eletti  diventano levatori delle energie della società civile. È il compito che ci siamo dati da qui al prossimo appuntamento a Firenze”. 

Augusto  dell’Erba, Presidente di Federcasse e del Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo  ha dichiarato che “il messaggio che parte da Firenze è quello della necessità di fare rete, massa critica, tra tutti i soggetti che oggi possono contribuire ad innovare i paradigmi dello sviluppo”. In questo contesto, portiamo l’esperienza originale e unica della cooperazione di credito, che interviene su uno dei temi più delicati dello sviluppo sociale ed economico come l’accesso al credito. “Fare banca in maniera sostenibile significa dialogare con i territori” ha detto ancora dell’Erba. E le BCC hanno mostrato che il loro modello mutualistico, partecipativo, di banche di comunità assolve appieno ad una riconosciuta funzione anticiclica che ha contribuito in questi anni a sostenere famiglie ed imprese, presidiando inoltre territori a rischio desertificazione bancaria”. “Chiediamo adesso ai regolatori – conclude dell’Erba – attenzione per una legislazione proporzionale che consideri la differenza tra i diversi attori del credito e la funzione obiettivo delle banche di comunità. Tassello centrale per uno sviluppo equilibrato secondo i parametri dell’Economia civile”.

Sostiene Maurizio Gardini Presidente di Confcooperative “Il Festival Nazionale dell’Economia Civile è nato quattro anni fa per sensibilizzare società civile, stakeholders e imprese sul fatto che finanza e speculazione non possono rappresentare la rotta dello sviluppo che è tale se è inclusivo e condiviso. Non lo è se amplia le diseguaglianze, se spacca territori, imprese e persone in chi ce la fa e si arricchisce e chi, invece, diventa sempre più povero. Assistiamo a eventi destabilizzanti: la pandemia, l’impennata dei costi dell’energia e delle materie prime, la guerra nel cuore dell’Europa che in poche ore ha rivoluzionato le relazioni e le rotte commerciali internazionali. Le cooperative portano al Festival il loro modello di sviluppo, al centro ci sono la persona e il territorio”.

Nato da un’idea di Federcasse (l’Associazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali, Casse Raiffeisen) che lo promuove insieme a Confcooperative, organizzato e progettato con NeXt (Nuova Economia Per Tutti) e SEC (Scuola di Economia Civile) e con il contributo di Fondosviluppo, il Festival Nazionale dell’Economia Civile si è ormai accreditato come un evento di particolare interesse su temi che pongono al centro l’uomo, il suo valore come individuo, il bene comune.

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