FIRENZE – Razzia in profumeria, fermate 2 persone
FIRENZE – Sabato scorso i poliziotti di quartiere hanno individuato e fermato due cittadini rumeni ritenuti responsabili di un ingente furto di profumi messo a segno pochi giorni prima in un lussuoso esercizio commerciale di via Martelli. Dopo il fatto, i responsabili e dipendenti del negozio si sono subito rivolti agli agenti ricostruendo insieme a loro le fasi del colpo che aveva fruttato ai malviventi un bottino di oltre 800 euro di valore commerciale.
Nel primo pomeriggio di giovedì, 3 uomini sono entrati nella profumeria: uno ha distratto il commesso chiedendo di poter visionare della merce esposta mentre i suoi due complici, approfittando della confusione, hanno arraffato un serie di prodotti infilandoli nelle borse. I ladri sono poi fuggiti con la refurtiva facendo scattare l’allarme e una volta in strada si sono separati facendo perdere così le loro tracce.
Elaborando le loro descrizioni la polizia è riuscita a tracciare l’identikit di due soggetti già implicati in altri taccheggi avvenuti proprio nel centro storico. Sabato sera in piazza San Lorenzo la pattuglia dei poliziotti di quartiere ha fermato i due sospetti successivamente riconosciuti dalle parti lese quali autori del furto di profumi. Gli stranieri, 21 e 27 anni, sono finiti in manette in stato di fermo di polizia giudiziaria in quanto gravemente indiziati del reato di furto aggravato in concorso.
La loro cattura è il risultato di una sempre maggiore partecipazione dei cittadini alla sicurezza. L’immediata e attenta descrizione dei responsabili del furto alle forze dell’ordine che operano nella zona, ha infatti costituto un elemento essenziale per la loro individuazione e successiva cattura. La tempestiva comunicazione e collaborazione col 113 di fatto coinvolge la vittima di reato o il possibile testimone nel processo di produzione della sicurezza. In tale contesto, il poliziotto di quartiere, grazie alla sua continua presenza sul territorio, la conoscenza diretta delle problematiche locali e la costruzione di un rapporto di fiducia con la cittadinanza, costituisce un tassello fondamentale della “sicurezza partecipata”.