Firenze, novità Pitti Taste: Filippo Ristorante tra classici, Chef’s table e Gastronomia

Nel solco della collaborazione con Pitti Immagine Uomo, quest’anno a Filippo è stata affidata la gestione del Ristorante di Taste17 nel Padiglione delle Ghiaie alla Fortezza Da Basso di Firenze.

Taste17 2024 Filippo flyer ITa copia Un banco centrale che riprende la cucina a vista del locale di Pietrasanta, dove si dividono la scena:
Bar – per colazioni e cocktail;
Gastronomia – studiata appositamente per valorizzare le eccellenze di Taste17;
Ristorante Bistrot – con preparazioni a vista e uno speciale chef’s table su prenotazione.

Ovunque si sposti, Filippo porta con sé la sua idea di ospitalità declinata sia in sala che in cucina, partendo dal rispetto della clientela e della materia prima. Una cucina artigianale e allo stesso tempo solida, con una forte impronta toscana e versiliese.

Al Bistrot, Filippo è pronto a stuzzicare le papille gustative degli avventori con alcuni dei suoi Classici – le polpettine, la guancia brasata, la zuppa di cipolle, il baccalà coi porri e molto altro. Alcuni di questi piatti si potranno acquistare anche al banco della Gastronomia, assieme alle focacce artigianali – da citare quella con la mortadella di Prato IGP del Salumificio Mannori.

Filippo “Chef’s Table” con Andrea Papa
Chi è alla ricerca di un’esperienza più intima, a diretto contatto con la cucina, su prenotazione potrà accedere al bancone dello “chef’s table”. Qui Andrea Papa, cuoco del ristorante Filippo Pietrasanta, accoglierà gli avventori all’interno di un percorso degustazione in 4 portate. La sua è un’idea di cucina che si muove tra innovazione, contaminazione e recupero, passando dalla creazione di specialità come i coltellacci (cannolicchi) con spuma di aglio dolce e topinambur, all’utilizzo di preparazioni tradizionali come la lunga marinatura del manzo o la meticolosa preparazione della salsa bernese per il manzo e del consommé per la stracciatella.

La formula Filippo “Chef’s Table” è disponibile nella fascia oraria 12-15,30, esclusivamente su prenotazione al numero 333-8013316 o sulla piattaforma Superb.
Due parole con Filippo di Bartola:

Come si riesce a portare all’esterno la proposta di Filippo?
Come gli artigiani, anche noi lavoriamo su commissione, per inaugurazioni, vernissage, manifestazioni. Organizzare tutto è sempre uno sforzo enorme in termini di costi e di tempo, una vera sfida.

Io non faccio catering o banqueting, io faccio ristorazione sartoriale itinerante. Quando mi approccio a questo mondo divento Filippo Pop Up: la formula rimane la stessa, prendere l’essenza del ristorante e portarla fuori, adattandola alla location. Avendo più opzioni di cucina, posso adeguarmi. Quello che non può mancare mai è la creazione di un contesto di relazioni fatte di sapori, di odori, di legami. La sfida è che le persone individuino e riconoscano quegli elementi che li fanno sentire a casa. Quali sono? La cordialità, la familiarità, l’ospitalità attraverso la cucina. Questa è la sfida più difficile. Creare un brand che non è tangibile, ma vive nelle relazioni. Un brand che quando lo incontri respiri aria di casa, di ospitalità familiare.

Progetti per il futuro?
“Non potrei ancora dirlo ufficialmente… posso però anticipare che Firenze è stata la città che mi ha creato professionalmente… stiamo valutando un Filippo fiorentino nel 2025… ooops.. l’ho detto!”

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