FIRENZE – ‘Il prologo di un tempo nuovo’ poesie e disegni di gioventù in mostra. Di Lorenzo Milani, Ernesto Balducci, Michele Ranchetti

Quadri inediti di Lorenzo Milani, realizzati in giovane età, quando nella vita voleva fare il pittore, prima della vocazione che lo fece poi diventare il sacerdote formatore della scuola di Barbiana. Poesie autografe del giovane Ernesto Balducci, scritte negli anni del Seminario prima di diventare sacerdote ed entrare nei padri Scolopi. Disegni e poesie di Michele Ranchetti, prime opere dello studioso di storia della Chiesa che poi ha portato avanti questa sua passione artistica per tutta la vita. La mostra “Il prologo di un tempo nuovo” dal 27 marzo al 24 aprile all’Archivio contemporaneo A. Bonsanti (Palazzo Corsini Suarez – via Maggio 42) a Firenze è uno spaccato inedito sulla vita di tre personaggi che hanno segnato la chiesa fiorentina e non solo e le cui vite si sono toccate legate dall’amicizia, dalla fede, dall’arte.

La mostra è costituita da materiale in gran parte inedito proveniente dall’Archivio Ernesto Balducci di proprietà della Fondazione intitolata al padre scolopio e da quello della famiglia di Michele Ranchetti. Le opere esposte del giovane Milani provengono invece direttamente dalla famiglia Polacco-Milani e da Gian Franco Riccioni. Quadri, disegni, manoscritti autografi, foto ricostruiscono il contesto sociale e culturale vissuto dai tre personaggi prima che ciascuno di essi si indirizzasse verso l’inizio di quella che sarebbe stata la propria vocazione di fede o professionale. Alcuni pannelli intercalati ai documenti cartacei ed a quelli iconografici indicano luoghi e momenti di particolare significato e ripropongono commenti e ricordi da parte dei tre protagonisti su quel periodo, sul significato della loro attività di allora, sulle loro attese, le loro inquietudini, i loro dubbi.

Come dice il direttore della Fondazione Balducci Andrea Cecconi, “la mostra intende offrire elementi utili per una riflessione che permette di approfondire il rapporto arte/fede, un tema ampiamente dibattuto nel corso del secolo scorso e, in particolare, nell’immediato dopoguerra quando non mancarono, anche a Firenze, alcune significative esperienze tendenti a coniugare l’esperienza artistica con la testimonianza di fede, nella prospettiva di quella tensione di rinnovamento spirituale e artistico propria degli anni del dopoguerra”.

La mostra, patrocinata dalla Regione Toscana, sarà inaugurata il 27 marzo alle 16 da un incontro nella Sala Ferri di Palazzo Strozzi (piazza Strozzi a Firenze) con interventi di Marco Pacioni, saggista dell’Università della Georgia, Giovanni Varrasi, psichiatra e psicoterapeuta, e Goffredo Fofi, scrittore e saggista. Coordina Gian Franco Riccioni, redattore dei “Quaderni della Fondazione Balducci” e Socio emerito del Centro F. R. Don L. Milani. La mostra resterà aperta fino al 24 aprile 2013

Intervengono anche Stella Targetti, Vice presidente Regione Toscana, “Gloria Manghetti”, Direttrice Gabinetto G.P. Vieusseux, Manrico Casini Velcha del Centro Don Lorenzo Milani di Vicchio. Letture a cura di Massimo Tarducci.

Orario: lunedì, martedì e venerdì ore 10-13, mercoledì e giovedì ore 9,17

Curatore: Andrea Cecconi
Organizzazione: Fondazione Ernesto Balducci
Allestimento: Gabinetto G.P. Vieusseux

Per informazioni:
Fondazione Ernesto Balducci
Via dei Roccettini, 9 – Badia Fiesolana
50016 San Domenico – Fiesole (Fi)
tel. 055.59 91 47 – 055.59 92 40

fondazionebalducci@virgilio.it www.fondazionebalducci.it

fonte: Fondazione Balducci

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