FIRENZE – Earth Technology Expo, migliaia di presenze per la seconda edizione
68 incontri tematici; 382 relatori tra esperti e scienziati, climatologi ed ecologisti, innovatori e inventori, imprenditori e investitori; 73 aziende presenti; 10 canali streaming che hanno trasmesso 170 ore di diretta; 1500 collegamenti giornalieri da università e ordini professionali; 3000 studenti delle scuole medie superiori coinvolti; 3500 accrediti per seguire di persona i seminari; delegazioni estere presenti al forum provenienti da Paesi Arabi, Albania, Francia, Turchia, Grecia, Libano; 12 webinar che hanno preceduto la manifestazione ideati e condotti dal direttore Mauro Grassi e trasmessi dalla sede della Protezione Civile. Alla Fortezza da Basso di Firenze si è conclusa la seconda edizione di Earth Technology Expo, realizzata come una sorta di “servizio pubblico” sull’alta tecnologia e la ricerca da applicare il più velocemente possibile per salvare il pianeta e gestire cambiamenti climatici, acqua ed emergenze.
Nei quattro giorni di fiera, gli spazi espositivi hanno ospitato l’Italia che meraviglia il mondo, tra satelliti, sensori, droni, intelligenza artificiale progettati e applicati dagli scienziati italiani che portano il nostro Paese ad essere una eccellenza a livello internazionale. Alle anticipazioni e alle presentazioni, si è aggiunta anche la prima Conferenza sugli impatti climatici nell’area del Mediterraneo “Mare Climaticum Nostrum”, organizzata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Esteri, con i report scientifici più aggiornati del Centro Euromediterraneo sui cambiamenti climatici interfaccia dell’IPCC dell’Onu, il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, l’Ispra e la Fondazione Earth Water Agenda che ha promosso la candidatura italiana al World Water Forum e promuove la Expo.
Uno degli stand più visitati della quattro giorni è stato “Io non rischio” della Protezione Civile con la sua “piattaforma terremoto”, il simulatore di diversi grandi terremoti italiani attraverso il quale è stato possibile raccontare e ‘toccare con mano’ perché è necessaria la messa a norma antisismica delle nostre abitazioni (tra i 4 e 5 milioni di edifici sul totale dei 14 milioni) mostrando anche possibili soluzioni per l’edilizia sicura e quello dell’ASI, Agenzia Spaziale Italiana, con il suo gruppo di satelliti CosmoSkymed, una serie di sentinelle che fotografano e monitorano continuamente la terra, le infrastrutture e gli ambienti, per registrare i movimenti e le variazioni 1mm, aiutando così a raccogliere dati da utilizzare per prevenire rischi e intervenire rapidamente sulle emergenze.