Crollo cantiere, Giani: ‘Sicurezza lavoro, prescrizioni più severe e intensificare controlli’
“La Regione è molto impegnata sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Per molti aspetti la Toscana è un esempio: penso ai protocolli d’intesa con la Procura e con le Forze dell’ordine, che hanno rappresentato una svolta rispetto alla situazione che esisteva nei cantieri e negli stabilimenti del pratese prima dell’incendio di Teresa Moda, ma anche per quanto fatto per il lavoro nelle cave, per combattere la sofisticazione dei beni alimentari. Un impegno e un metodo che intendiamo rilanciare mettendo a punto prescrizioni più severe e intensificando i controlli e anche ricreando un gruppo di lavoro come quello attivato dopo il rogo di Prato”.
Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che stamani è tornato sul cantiere di via Mariti, a Firenze, dove ieri si è verificato il gravissimo incidente sul lavoro, che ha causato ad ora quattro vittime, un disperso, e tre feriti, ricoverati all’ospedale di Careggi e che Giani è tornato a visitare.
“Di fronte a questo tremendo, inaccettabile incidente – ha proseguito – c’è tanta rabbia nella società toscana, ma soprattutto c’è la richiesta forte di non veder più accadere nel nostro territorio tragedie come questa. Intensificheremo i nostri sforzi. La Regione ha già messo a disposizione personale in modo che i magistrati possano intervenire e svolgere la loro azione preventiva. Estenderemo il protocollo di Prato anche su Firenze, visto il gran numero di cantieri presenti in questo momento nel capoluogo toscano, perché non ci può essere modernizzazione urbanistica senza la certezza della rigorosa applicazione di ogni norma di sicurezza sul lavoro. In questo senso c’è anche bisogno, a livello nazionale, di aggiornare e rafforzare le previsioni normative. Penso alla necessità di limitare i subappalti, al rafforzamento della formazione dei lavoratori e all’urgenza di introdurre nel nostro codice penale il reato di omicidio sul lavoro”.